Riassunto analitico
Introduzione: i disordini ereditari con sovraccarico di ferro includono un ampio spettro di patologie di cui la più frequente è l’emocromatosi. Tale condizione è caratterizzata da un aumento del ferro circolante che conduce nel tempo a un accumulo di ferro negli organi parenchimatosi (fegato, cuore, ghiandole endocrine e articolazioni), con conseguente danno e disfunzione. Un modesto accumulo di ferro epatico è riscontrabile anche in corso di epatopatie croniche, quali le epatiti virali, l’epatopatia alcolica e la NAFLD (Non Alcoholic Fatty Liver Disease, steatosi epatica non alcolica). Le cause di questo sovraccarico marziale sono di natura multifattoriale, ma non ancora pienamente comprese in particolare per la NAFLD.
Materiali e metodi: 153 pazienti arruolati presso l’“Ambulatorio Emocromatosi-Malattie Rare” della Struttura Complessa di Medicina 2 del Policlinico di Modena, sulla base del sospetto clinico di emocromatosi ereditaria (98 pazienti) o iperferritinemia ereditaria (55 pazienti). 23 pazienti affetti da NAFLD (Non Alcoholic Fatty Liver Disease, steatosi epatica non alcolica), con sovraccarico di ferro documentato tramite biopsia epatica, afferenti all’Ambulatorio Epatologico IRCSS Ca’ Granda di Milano. Tutti i pazienti sono stati caratterizzati dal punto di vista molecolare e fenotipico. Sono stati raccolti i dati anamnestici, clinici, biochimici, radiologici e bioptici. I dati fenotipici sono stati integrati con i risultati dell’analisi genetica condotta tramite metodica di sequenziamento genico massivo parallelo – NGS (Next-generation sequencing). L’analisi genetica è stata condotta presso il CGR-UNIMORE (Center for Genome Research dell’Università di Modena e Reggio Emilia) e si è avvalsa della tecnologia Ion Ampliseq TM. Per tale analisi è stato messo a punto un gene-panel dedicato dove erano presenti le sequenze di 32 geni tra candidati maggiori e modificatori, noti o ipotizzati essere implicati nell’omeostasi del ferro.
Risultati: l’osservazione dei dati dello studio “Next-generation sequencing and gene therapy to diagnose and cure rare diseases in Regione Emilia Romagna (RARER)”, condotto presso la Struttura Complessa di Medicina 2 con l’obiettivo di studiare le caratteristiche genetiche e cliniche di una popolazione di pazienti con fenotipo suggestivo di disordine ereditario del metabolismo del ferro, ha evidenziato un numero di pazienti con varianti del gene della ceruloplasmina significativamente più elevato rispetto all’atteso. Ci si è pertanto posti l’obiettivo di caratterizzare questi casi dal punto di vista molecolare e fenotipico. 11 pazienti (7,2 %), di cui 4 appartenenti al gruppo con sospetto clinico di emocromatosi ereditaria e 7 al gruppo con sospetto clinico di iperferritinemia ereditaria, presentavano varianti del gene della ceruloplasmina; 8 pazienti su 11 presentavano varianti in stato di eterozigosi; in 1 paziente sono state documentate due varianti in eterozigosi composta ed in 2 pazienti 1 variante in omozigosi. Nel gruppo di pazienti affetti da NAFLD con associato sovraccarico di ferro epatico, fra i 32 geni presenti nel pannello NGS, il gene della ceruloplasmina è risultato essere quello con il maggior numero di pazienti portatori di una variante. Tutti i pazienti portatori di varianti, patogene note o predette patogene, del gene della ceruloplasmina sono stati caratterizzati dal punto di vista clinico. Nel complesso, i dati ottenuti suggeriscono che lo stato di portatore di varianti del gene della ceruloplasmina possa avere un ruolo co-fattoriale nel favorire l’accumulo di ferro in patologia umana.
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