Riassunto analitico
Introduzione: Le fratture di femore rappresentano l’1-2% delle fratture in età pediatrica e più frequentemente riguardano la diafisi. Nonostante l’elevato potenziale di rimodellamento di questa età, sono spesso riportate complicanze quali vizi di consolidamento ed eterometria. L’intento di questa analisi è di ricercare possibili correlazioni tra trattamento e complicanze in un campione di bambini (0-14 anni) con pregressa frattura.
Materiale e Metodi: Sono stati presi in considerazione i pazienti con frattura femorale diafisaria trattati presso il reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena dal 2005 al 2016. Ad ogni paziente è stata effettuata una visita clinica di follow-up per la raccolta di dati clinici. È stata analizzata la possibile correlazione tra le seguenti variabili e la presenza ed entità della eterometria: età (<6aa, >6aa), sesso, dinamica dell’incidente (alta o bassa energia), tipo di trattamento, tipo di frattura (raggruppate sulla base delle radiografie utilizzando la classificazione AO) e l’utilizzo o meno di trazione. La valutazione della eterometria è stata clinica, facendo riferimento ai criteri di Flynn, completata da Rx in carico in alcuni casi.
Risultati: 70 pazienti erano stati trattati per frattura diafisaria di femore. Di questi 4 sono stati esclusi per frattura patologica e 20 persi al follow-up. L’analisi è stata effettuata sui dati di 46 bambini (34 maschi, 12 femmine). Delle sei variabili (età, sesso, dinamica dell’incidente, tipo di trattamento, tipo di frattura e utilizzo di trazione) di cui si è ipotizzato una possibile correlazione con l’eterometria, solamente una si è rivelata statisticamente significativa: l’utilizzo di trazione. I bambini trattati con trazione ai condili femorali (n=39) hanno avuto una maggior percentuale di eterometria (64%, 25 eterometrie di cui 19 ipermetrie con valore medio +0.79 cm e 6 ipometrie con valore medio -0.77 cm), rispetto ai bambini (n=7) non trattati con trazione ai condili femorali (29%, 2 eterometrie di cui 2 ipermetrie con valore medio +0.55 cm e 0 ipometrie).
Conclusioni: Pur avendo riscontrato una correlazione statisticamente significativa fra trazione ai condili femorali ed eterometria che fa sospettare un possibile effetto negativo di questa pratica, va comunque sottolineata la presenza di fattori confondenti come il basso numero del campione e la disomogeneità del gruppo di pazienti.
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