Riassunto analitico
Il termine “malattia cardiovascolare” è un termine generico usato per descrivere una serie di patologie che colpiscono il cuore e i vasi sanguigni, come la malattia coronarica, le aritmie e le cardiopatie congenite. Le malattie cardiovascolari hanno un’eziologia multifattoriale, pertanto più fattori di rischio contribuiscono contemporaneamente al loro sviluppo. Mentre alcuni fattori di rischio sono parzialmente o completamente modificabili (fumo di tabacco, abuso di alcol, obesità, ridotta attività fisica, abitudini alimentari, ipertensione, diabete mellito di tipo II, dislipidemia), altri sono non modificabili (età, sesso, etnia, familiarità per patologie cardiache. La conoscenza dei principali fattori di rischio è fondamentale, per mettere in atto misure di prevenzione delle malattie cardiovascolari. Diversi studi hanno riportato che la mortalità cardiovascolare aumenta all’aumentare del numero di fattori di rischio presenti in un individuo. Il numero dei fattori di rischio influenza anche il rischio di eventi cardiovascolari. Il diabete mellito rappresenta un fattore di rischio per patologia cardiovascolare ben riconosciuto. I soggetti con diabete mellito di tipo 2 presentano una maggiore morbilità e mortalità cardiovascolare e sono affetti da malattie cardiovascolari in modo sproporzionato rispetto ai soggetti non diabetici. La patologia vascolare diabetica è responsabile di un aumento da 2 a 4 volte dell’incidenza di coronaropatia e ictus e di un aumento da 2 a 8 volte del rischio di insufficienza cardiaca. E’ stato descritto come, in alcuni pazienti diabetici senza precedente storia di coronaropatia, vi sia lo stesso rischio di eventi cardiaci di soggetti che hanno avuto un precedente infarto. L’incidenza della patologia cardiovascolare nei soggetti con DMT2 è molto elevata, ciò è dovuto ad una complessa combinazione di vari fattori di rischio tradizionali e non tradizionali, che giocano un ruolo fondamentale nell’inizio e nell’evoluzione della storia naturale dell’aterosclerosi, dall’alterazione della funzione endoteliale alla manifestazione clinica. Molti dei fattori di rischio possono essere comuni sia per diabete mellito che per malattie cardiovascolari, ciò rafforza l’ipotesi secondo cui questi disordini siano indipendenti, ma entrambi originino da “terreno comune”. L’obiettivo che lo studio si prefigge è quello di valutare il rischio cardiovascolare, ovvero la probabilità di subire una patologia a carico del cuore o dei vasi sanguigni, in base alla presenza o meno di determinati fattori predisponenti, negli individui afferenti all’ambulatorio di cardiogeriatria del Nuovo Ospedale S.Agostino Estense, ovvero soggetti con età > a 65 anni, in relazione alla presenza di diabete mellito di tipo II. Dallo studio ci si aspetta che il rischio cardiovascolare sia altamente prevalente nella popolazione anziana, soprattutto in quella presa in considerazione, ovvero in pazienti affetti da diabete mellito di tipo II. L'identificazione dei pazienti a maggior rischio è fondamentale per una corretta impostazione di un programma di prevenzione e terapia che sia in grado di ridurre la mortalità, ma soprattutto di contenere la disabilità nei pazienti anziani.
|