Riassunto analitico
INTRODUZIONE Il dolore cronico è definito dalla International Association for the Study of Pain come un dolore quotidiano costante o intermittente, che persiste per più di 3 mesi, e che, apparentemente, non ha alcuna funzione biologica. Molti studi hanno valutato la prevalenza del dolore nella sclerosi multipla (SM), riportandone un’ampia variabilità (29%-92%). OBIETTIVO L’obiettivo dello studio è stato quello di descrivere la prevalenza e le caratteristiche del dolore cronico in una coorte di pazienti affetti da SM utilizzando questionari validati. METODI I pazienti con SM sono stati sottoposti ad un esame neurologico ed è stato chiesto loro di compilare dei questionari tra cui il DN4 (nel quale un punteggio minimo di 4 indica la presenza di dolore neuropatico), il Neuropathic Pain Symptom Inventory, il Brief Pain Inventory, ed il McGill Pain Questionnaire. I dati sono stati analizzati e correlati con i dati clinici utilizzando il test di Mann-Whitney, la statistica di Spearman, e la regressione logistica. RISULTATI Sono stati arruolati 374 pazienti (età: 46.7±12.5 anni, 120 maschi) di cui 301 (80.5%) con la forma recidivante-remittente e 73 (19.5%) con la forma progressiva di SM. La prevalenza complessiva del dolore cronico riscontrata è stata del 52.1%, la regione più colpita era quella degli arti inferiori (36.9%). Il dolore neuropatico è stato il tipo di dolore più frequentemente riscontrato (89/195; 45.6%). I pazienti con dolore cronico avevano una disabilità (valutata tramite la scala EDSS) significativamente più alta (2.7 versus 2.3; p=0.025), mentre i 2 gruppi non differivano in termini di età o di durata di malattia. E’ stata riscontrata una correlazione significativa tra il punteggio di EDSS ed il DN4 (p=0.0002). La disabilità nei sistemi funzionali sensitivo, piramidale, cerebellare, e sfinterico dell’EDSS avevano una correlazione positiva con il punteggio del DN4. Alla regressione logistica univariata, il coinvolgimento del sistema funzionale sensitivo, piramidale, e sfinterico aumentavano il rischio di dolore, sebbene all’analisi multivariata, solo il coinvolgimento sensitivo manteneva una significatività statistica (OR:1.7; p= 0.001). Non è stata riscontrata alcuna associazione tra il dolore neuropatico e l’età, il sesso o la durata di malattia. CONCLUSIONI Nel nostro studio, oltre la metà dei pazienti affetti da SM era affetto da dolore cronico, di cui la forma più frequente era il dolore neuropatico. È stata riscontrata una correlazione positiva tra il punteggio dell’EDSS ed il DN4, e un coinvolgimento sensitivo era predittivo di dolore neuropatico. Lo studio suggerisce di indagare l’eventuale presenza di dolore neuropatico nella pratica clinica nei pazienti con SM con elevata disabilità e in quelli che hanno un coinvolgimento del sistema funzionale sensitivo, al fine di evitare di misconoscere e di non trattare una condizione potenzialmente molto invalidante.
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