Riassunto analitico
Background: L’Insufficienza Cardiaca (HF) è una malattia ad elevata incidenza e prevalenza. Le conseguenze impattano sul sistema socio–assistenziale in termini spesa sanitaria, gestione delle cure offerte e la qualità della vita (QoL). E’ documentata l’efficacia dei programmi di assistenza integrata (PAI) nella riduzione di ricoveri, riospedalizzazioni e mortalità; il che orienta le organizzazioni verso lo sviluppo di modelli gestionali della HF in un’ottica polifunzionale. Poco però risultano indagate le caratteristiche che li accomunano/differenziano e, quali, ne massimizzano fattibilità ed esiti sulla salute; questa Scoping Review (Sc-R), attraverso una metodologia approvata ed un' indagine nel panorama letterario, ha l'obiettivo di fornirne una mappatura/categorizzazione. Metodo: Sono state interrogate le banche dati: MEDLINE, EMBASE, CINAHL, COCHRANE attraverso la stringa di ricerca: Hearth Failure OR hearth failure AND Critical Pathways OR Clinical Pathways AND Disease Management. La ricerca ha prodotto 3535 risultati da cui sono stati selezionati 155 articoli unici. Due revisori ne hanno analizzato Titolo/Abstract, includendo nella revisione 41 studi. Disaccordi eventuali sono state discussi con un terzo revisore. Il processo ha seguito le linee guida PRISMA Sc-R. Risultati: La maggior parte degli studi ha messo a confronto programmi di assistenza multicomponente, al fine di individuare gli strumenti preferenziali nell' erogare le cure integrate, rispetto alle cure usuali; riconfermando gli esiti nella riduzione di: mortalità, ricoveri, riammissioni, in alcuni costi sanitari e nella QoL. Tra i temi la gestione delle prestazioni, continuità delle cure ed attenzione al malato; in cui incentivare percorsi clinici multicomponente; l'integrazione/collaborazione/comunicazione dei/tra servizi di cure; la gestione infermieristica; il Self-Care ed Empowerment; il supporto informatico e Telemedicina. I PAI richiedono un approccio multi-specialistico e l'integrazione dei servizi, la cui mancanza può rendere i processi di cura incoerenti, ridondanti o soggetti a errori. Emerge l’importanza dell' educazione al Self-Care ed Empowerment del malato, al fine di migliorare la gestione della malattia, l'aderenza, la soddisfazione ed in generale la qualità di vita, in cui spicca il ruolo dell'infermiere. Il Self-Care e la collaborazione del Caregiver appaiono ancora poco implementate. L'infermiere ha ruolo centrale nella gestione e pianificazione assistenziale personalizzata, educazione sanitaria, supporto, uso delle linee guida.Visite infermieristiche domiciliari andrebbero incentivate. La Telemedicina appare sempre più utilizzata, consente facile accesso ed uso, riduce oneri e vincoli delle visite in ambulatorio, permette maggiore controllo ed aderenza terapeutica, anche in contesti poco accessibili. Nonostante l'evidenza per l'efficacia sia limitata, ed eterogenea non vi sono esiti negativi e viene consigliato l'utilizzo. L’uso dei sistemi informativi e nuovi approcci analitici potrebbero servire a costruire Modelli predittivi di rischio ed indicatori di monitoraggio oltre a monitorare gli esiti gestionali e valutarne i risultati. Conclusione: Questa interrogazione si aggiunge ad un numero di prove confermanti che i PAI possono migliorare gli esiti incentrati sul paziente, ridurre i costi e l'uso delle risorse sanitarie. Tuttavia la descrizione dei programmi e degli interventi risulta spesso incompleta o eterogenea. Trasparenza nella rendicontazione, terminologia univoca, definizione delle dimensioni chiave degli elementi di gestione della HF, permetterebbe di riprodurre ricerche mirate, l’interpretazione e replicabilità dei risultati, ma anche identificare le priorità assistenziali su cui gli interventi dovrebbero essere implementati e/o utilizzati per massimizzarne il beneficio. Questi risultati serviranno a definire l’oggetto di una successiva RS.
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Abstract
Background: Heart failure (HF) is a disease with a high incidence and prevalence. The consequences impact on the social-welfare system, in terms of health expenditure, management of the care offered and quality of life (QoL). The effectiveness of integrated care programs (PAI) in the reduction of hospitalizations, re-hospitalizations and mortality is documented; which directs organizations towards the development of HF management models in a multifunctional perspective. However, the characteristics that unite / differentiate them are little investigated and, as they maximize their feasibility and health outcomes, this Scoping Review (Sc-R), through extensive research in the literary landscape, has the aim of providing a mapping / categorization.
Method: Query the databases: MEDLINE, EMBASE, CINAHL, COCHRANE through the search string: Hearth Failure OR hearth failure AND Critical Pathways OR Clinical Pathways AND Disease Management. Your search yielded 3535 results from which 155 unique articles were selected. Two reviewers analyzed Title / Abstract, including 41 studies in the review. Discrepancies were discussed with a third party reviewer. The process followed the PRISMA Sc-R guidelines.
Results: Most studies have compared multicomponent care programs, in order to identify the preferential tools in delivering integrated care over usual care, reconfirming the results in the reduction of: mortality, hospitalizations, readmissions, in some health costs and in the QoL.
Among the topics, management of services, continuity of care and attention to the patient; in which to encourage multicomponent clinical pathways; the integration / collaboration / communication of / between care services; nursing management; Self-Care and Empowerment; IT support and Telemedicine.
PAIs require a multi-specialist approach and the integration of services, the lack of which can make care processes inconsistent, redundant or error-prone. The importance of education to the patient's Self-Care and Empowerment emerges, in order to improve disease management, adherence, satisfaction and in general the quality of life, in which the role of the nurse stands out. Self-Care and the collaboration of the Caregiver still seem poorly implemented.
The nurse has a central role in the management and personalized care planning, health education, support, use of the guidelines. Home nursing visits should be encouraged. Telemedicine is increasingly used, allows easy access and use, reduces burdens and constraints of visits to the clinic, allows greater control and therapeutic adherence, even in contexts that are difficult to access. Although the evidence for efficacy is limited, and heterogeneous, there are no negative outcomes and use is recommended. The use of information systems and new analytical approaches could serve to build predictive models of risk and monitoring indicators as well as monitor management outcomes and evaluate their results.
Conclusion: This question adds to a number of evidence confirming that PAI can improve patient-centered outcomes, reduce costs and use of healthcare resources. However, the description of programs and interventions is often incomplete or heterogeneous. Transparency in reporting, univocal terminology, definition of the key dimensions of the HF management elements, would allow to reproduce targeted research, the interpretation and replicability of the results, but also to identify the care priorities on which the interventions should be implemented and / or used for maximize its benefit.
These results will serve to define the subject of a subsequent RS.
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