Riassunto analitico
Il lavoro di tesi risulta articolato in quattro parti aventi lo scopo di analizzare quelle che sono le applicazioni pratiche nel settore automotive legate al bilancio di sostenibilità secondo le linee guida GRI G4 (Global Reporting Iniziative); esse sono state emanate nel Maggio 2013, riprendendo le precedenti G3.1, approfondendo rispetto ad esse alcuni aspetti legati al principio di materialità e semplificandone la struttura e la forma, maggiormente user-friendly. I primi capitoli dell’elaborato mirano ad analizzare tramite confronti bibliografici il tema della sostenibilità, intesa in ottica di triple bottom line (People, Profit and Planet), considerando quindi la sostenibilità economica, sociale ed ambientale e gli sviluppi della rendicontazione sociale. Dopo aver esposto il legame tra le pratiche sostenibili adottare dalle imprese, CSR (Corporate Social Responsibility), e il vantaggio competitivo sostenibile, si è analizzato sotto l’aspetto strategico, in ottica di creazione di valore condiviso il tema della sostenibilità e i vantaggi strategici che ne possono derivare. Nei capitoli successivi si sono analizzati alcuni strumenti di rendicontazione sociale, come la balanced scorecard in grado di misurare aspetti intangibili delle gestione, quali il capitale umano e relazionale. In questa parte si è posto l’accento sull’importanza della rendicontazione non finanziaria, in particolare sul carattere di volontarietà che la caratterizza, che impedisce un’adozione globale ed uniforme di bilanci di sostenibilità e altri standard, ostacolando in tal modo attività di benchmarking tra i vari settori. Il capitolo successivo analizza le nuove linee guida GRI G4, ponendo l’attenzione su alcuni principi legati alla materialità, ossia individuazione degli aspetti rilevanti in termini economici, sociali e ambientali o che possono influenzare il giudizio degli stakeholder, e l’inclusività e le modalità di coinvolgimento degli stakeholder. Nell’ultimo capitolo, si è svolto il lavoro di ricerca vero e proprio, volto a spiegare la metodologia utilizzata nella scelta del campione Dow Jones Sustainability Index Europe e ad analizzare in maniera comparata alcuni aspetti, quali il principio di materialità, dei bilanci delle aziende automobiliste campionate BMW, Volkswagen e l’aggiunta FCA; l’inclusione della FCA alle due facenti parte del campione, è volta a fornire un termine di paragone più ampio, includendo anche il panorama italiano. Inoltre FCA è un’azienda quotata nell’indice Dow Jones World, indice facente parte della stessa famiglia del Dow Jones Europe, quindi rispondente agli stessi criteri di selezione e inclusione. Al termine dell’analisi dei bilanci di sostenibilità, si operano le relative conclusioni in merito all’attendibilità degli indici di borsa “sociali”, come il Dow Jones Sustainability Index ed in merito ai motivi che spingono le aziende del settore a redigere i report di sostenibilità, se per convinzione o per convenienza, visti i recenti scandali legati al Dieselgate che hanno coinvolto proprio una delle aziende considerate nel campione DJSI Europe ed in esso quotata.
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