Riassunto analitico
RIASSUNTO Nelle organizzazioni sanitarie, la formazione e lo sviluppo delle competenze delle risorse umane, rappresentano una componente essenziale sia per lo sviluppo dei processi di miglioramento sia per la gestione delle fasi di cambiamento nelle organizzazioni sanitarie. Nonostante questo, i piani formativi aziendali, difficilmente soddisfano questa esigenza formativa avvertita dal personale sanitario. E’ necessario mantenere un equilibrio tra il diritto alla salute, da parte della collettività e dei singoli cittadini e rispondere tempestivamente alle richieste organizzativo gestionali che pretendono maggiore qualità dell’erogazione dei servizi con un sempre minore investimento di risorse. Materiali e metodi Dopo un attenta rassegna della letteratura sulla formazione continua del personale sanitario,prendo in analisi uno studio svoltosi nell’asl di Roma h. Questo studio è stato condotto nel periodo compreso tra gennaio e dicembre 2011, si è sviluppato secondo la metodologia PDCA (Plan, Do, Ceck, Act) ed ha coinvolto un campione rappresentativo (340 soggetti: 138 M., 85 F.) della popolazione di professionisti sanitari aziendali (2977 soggetti). L’età media del campione è di 47.8 anni. I cluster più rappresentati sono quello degli infermieri e dei medici. Lo strumento utilizzato per la rilevazione un questionario semi‐strutturat , costituito da 16 item finalizzati all’esplorazione dei bisogni formativi espliciti ed impliciti. I questionari restituiti e correttamente compilati (n. 223), rappresentano il 66% dell’intero campione. Risultati Analizzando la letteratura si evince quanto la formazione sia importante per migliorare la qualità del sistema sanitario, quanto il personale venga stimolato a migliorarsi dai continui aggiornamenti, nonostante ciò sia testimoniato da statistiche molto valide, purtroppo non sempre, l'istruzione e le iniziative di formazione, rappresentano una priorità per i responsabili che stanno agli apici di un sistema formativo. Il miglioramento della qualità non può esaurirsi nella semplice definizione di miglioramento continuo della qualità o gestione totale della qualità (total quality management), ma deve essere piuttosto considerato come un modo di affrontare il cambiamento in sanità che si concentra sull’auto-riflessione, sulla valutazione dei bisogni , sulle lacune, e su come migliorare attraverso modalità multifattoriali. Lo studio che ho analizzato, ha consentito di evidenziare un bisogno formativo implicito particolarmente rappresentato nell’ambito del benessere organizzativo, della relazione e comunicazione, della ricerca e del miglioramento della qualità. Il fabbisogno formativo esplicito emerso, comprende l’area della comunicazione organizzativa (infermieri, medici, psicologi, ostetriche); l’area giuridico‐amministrativa (infermieri, farmacisti, ostetriche); l’area del rischio clinico (medici,infermieri, veterinari, farmacisti); l’area della gestione delle risorse (infermieri, ostetriche, veterinari) e l’area dei processi diagnostico‐terapeutici (medici, psicologi, fisioterapisti)
Conclusioni Con questo lavoro si vuole evidenziare quanto la formazione e la motivazione del personale sanitario, siano la carta vincente su cui puntare, per il perseguimento degli obiettivi aziendali, , per la valorizzazione delle risorse professionali, per il miglioramento dell’appropriatezza, dell’efficacia e dell’efficienza delle prestazioni rese ai cittadini. Inoltre dai dati emersi dallo studio, analizzato in questa tesi, si evince che è indispensabile un riallineamento tra gli obiettivi aziendali/regionali/nazionali e i bisogni formativi del personale sanitario
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