Riassunto analitico
La tesi analizza l’evoluzione del lavoro attraverso le piattaforme digitali, focalizzandosi sulle trasformazioni normative intervenute prima e dopo l’introduzione della direttiva europea n. 2831/2024, volta a migliorare le condizioni di lavoro dei lavoratori delle piattaforme digitali, in un contesto segnato dalla crescita della Gig Economy e dal consolidamento del food delivery. Il primo capitolo esplora il fenomeno della Gig Economy, che ha visto un’espansione rapida negli ultimi anni, introducendo modalità di lavoro che sfuggono alle tradizionali qualificazioni giuridiche. Vengono analizzati i contratti a breve termine e l’utilizzo degli algoritmi nella gestione dei lavoratori, con un focus sulle problematiche legate alla tutela dei diritti e alla sicurezza sul lavoro, in un contesto di regolamentazione spesso insufficiente. Nel secondo capitolo, l’attenzione si sposta sul fenomeno del food delivery, in cui la figura dei riders è centrale. Si indaga la qualificazione giuridica del loro rapporto di lavoro, alla luce di esempi significativi come il caso dei riders di Foodora. Si approfondisce anche la legislazione italiana, con particolare attenzione agli articoli 47-bis e seguenti del d. lgs. n. 81/2015, e alla creazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del 2020, cercando di evidenziare le problematiche relative alla sua applicazione, come la retribuzione minima e la sicurezza sul lavoro. Nel terzo capitolo, l’analisi si concentra a livello europeo, esaminando la Direttiva 2831/2024 del Parlamento Europeo, che mira a garantire ai lavoratori delle piattaforme migliori condizioni di lavoro e maggiori tutele. Si esaminano le proposte iniziali della Commissione Europea e i successivi sviluppi, mettendo in luce punti di forza e criticità. La tesi si conclude con riflessioni sul futuro del diritto del lavoro nell’era della Gig Economy, esplorando le sfide e le opportunità per i legislatori nell’affrontare la regolamentazione di un settore in continua evoluzione.
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