Riassunto analitico
L’elaborato si propone di analizzare le criticità interpretative per la dottrina e la giurisprudenza sulle norme concernenti il nuovo istituto della Composizione Negoziata della Crisi d’Impresa. Quest’ultimo è stato introdotto per la prima volta dal d. l. n. 118/2021 e assorbito, con successive modificazioni, all’interno del nuovo Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza, frutto del D.lgs. n. 14 del 2019, ed entrato in vigore il 15 luglio del 2022, in seguito all’approvazione approvazione del D.L. n. 21 giugno 2022.
Attraverso il confronto di diverse fonti autorevoli si evince che “l’incapacità” comunicativa del legislatore risiede in un difetto di imprecisione tecnico-lessicale che comporta problematiche di tipo applicativo. Tale difetto e le relative conseguenze applicative, cercano risoluzione attraverso il raffronto in negativo con altre procedure tipiche e collaudate all’interno del diritto della crisi, nel momento in cui l’istituto in parola si pone come archetipo in un nuova disciplina della crisi di impresa, in cui è centrale il tema della continuità aziendale.
In prima istanza si affronta la qualificazione non concorsuale dell’istituto e si ricostruisce il dibattito relativo ai cc.dd. requisiti di accesso a quest’ultimo, prima del decreto legislativo n. 136 del 2024.
Si prosegue con l’analisi delle disposizioni che regolano la gestione dell’impresa durante lo svolgimento delle trattative tra l’imprenditore in crisi e tutte le parti interessate al risanamento dell’attività di impresa, accompagnati nel percorso dalla figura dell’Esperto facilitatore. In particolare, si sottolinea la conseguenza della stragiudizialità del percorso, che si concretizza in una quasi totale libertà del debitore di proseguire nella amministrazione dell’impresa in bonis. In ultima battuta, l’elaborato focalizza il particolare ruolo che assumono gli Istituti di credito nel processo di risanamento, soprattutto ponendo lo sguardo alle modificazioni introdotte dal c. d. “Correttivo-ter ” e agli “obblighi” di sostegno finanziario all’imprenditore in crisi, ex. art. 16, comma 5 e 18, comma 5, del CCII. In questa sede si riportano alcuni interrogativi attuali della dottrina in relazione alla posizione di possibile svantaggio degli Istituti di credito e alla difficoltà di bilanciamento degli interessi in gioco.
L’obiettivo della ricerca è quello di ricostruire la storia della vita seppur breve dell’istituto della Composizione Negoziata, individuare le sue peculiarità, e segnalare gli interrogativi ancora irrisolti, auspicando un maggiore affinamento nel corso del tempo supportato dalla pratica.
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Abstract
The paper aims to analyse the critical interpretations for the doctrine and jurisprudence on the rules concerning the new institute of the Negotiated Settlement of the Corporate Crisis. It was introduced for the first time by d. l. n. 118/2021 and absorbed, with subsequent amendments, into the new Code of Corporate Crisis and Insolvency, the result of D.lgs. n. 14 of 2019, and entered into force on 15 July 2022, following the approval of D.L. n. 21 June 2022.
By comparing different authoritative sources, it is clear that the "inability" of the legislator to communicate lives in a lack of technical and lexical imprecision which brings problems of application. This defect and its consequences seek resolution by the negative comparison with other typical and proven procedures within the law of crisis, The institute in question is now an archetype in a new discipline of the crisis in enterprises, where the theme of business continuity is central.
In the first instance, we address the non-competitive qualification of the institute and reconstruct the debate on the cc.dd. requirements for access to the latter, before Legislative Decree n. 136 of 2024.
The work continue with the analysis of the provisions that regulate the management of the business during the negotiations between the entrepreneur in crisis and all the parties interested in the recovery of the business activity, accompanied along the way by the figure of the expert facilitator. In particular, the consequence of the extrajudicial nature of the process is underlined, which results in an almost total freedom of the debtor to continue with the administration of the performing company. Lastly, the thesis focuses on the particular role that credit institutions assume in the recovery process, especially by looking at the modifications introduced by the c. d. “Corrective-ter” and the “obligations” of financial support to the entrepreneur in crisis, ex. art. 16, paragraph 5 and 18, paragraph 5, of the CCII. Here are reported some current questions from the doctrine in relation to the possible disadvantageous position of credit institutions and the difficulty of balancing the interests at stake.
The objective of the research is to reconstruct the history of the life of the institute of Negotiated Settlement, albeit brief, to identify its peculiarities, and to highlight the questions still unresolved, hoping for greater refinement over time supported by practice.
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