Riassunto analitico
Leggere di vite altrui e immedesimarsi in esse, vagando con la propria fantasia, è una cosa che tutti noi almeno una volta nella vita abbiamo fatto. Chi non ha mai sognato di vivere un’avventura, una storia d’amore o un’esperienza come quella dei libri o dei film? Chi non ha mai usato la fantasia o ha sperato che gli accadesse qualcosa, qualcosa di simile a quanto letto nei propri racconti? La lettura di romanzi e di storie per i più piccoli ci mostra quanto spesso gli autori utilizzino elementi realistici per raccontare storie in realtà inventate, ma che percepiamo come reali, possibili nella vita di tutti i giorni. L’incidenza delle storie sulla nostra persona ha portato molti ricercatori ad indagare sui benefici che la letteratura può dare all’uomo. Anche per questo motivo molte insegnanti, mamme, papà e psicologi si formano e si documentano cercando di capire quale sia il modo migliore di raccontare le storie, quali scegliere e come inventarle. È importante, inoltre, incoraggiare e motivare il bambino alla lettura e all’ascolto, in modo da poterlo accompagnare nello sviluppo di competenze essenziali e di conseguenza promuovere il suo successo scolastico. Inoltre, è utile supportare e guidare il bambino nell’invenzione di nuove storie tramite stimoli e giochi creativi. L’obiettivo della presente tesi è quello di comprendere l’importanza della lettura individuando quegli elementi realistici che, presenti nei più svariati generi, facilitano l’identificazione del bambino con i personaggi della vicenda. Verrà, inoltre, dedicato un capitolo a tre celebri testi della letteratura che hanno entusiasmato e catturato uomini, donne e bambini. Al suo interno focalizzerò l’attenzione sul bisogno che ha l’uomo di credere in ciò che legge e su quali siano gli elementi che contribuiscono ad illudere il lettore. Emergerà inoltre la necessità da parte dell’uomo di trovare prove o indizi che portino a pensare che le storie d’amore di Romeo e Giulietta, Tristano e Isotta e di Paolo e Francesca siano in realtà accadute e che i protagonisti siano esistiti veramente. Perché come diceva Dante, all’interno nella Divina Commedia dalla lettura di un amore non può che nascere un altro amore, perché la passione e le emozioni che si provano leggendo un testo creano una sorta di empatia suscitando il desiderio. Il terzo capitolo, invece, approfondirà la leggenda lombarda del drago Tarantasio. In essa, oltre a proporre un’ analisi della leggenda e delle sue origini, mi soffermerò su quegli aspetti che hanno portato a credere nell’esistenza di un drago lungo i laghi e i fiumi della zona. Verrà, inoltre, presentato il percorso educativo e ludico da me realizzato, presso la scuola dell’infanzia Rodari di Paullo.
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