Riassunto analitico
La demenza giovanile, per il paziente che ne è affetto, è una condizione clinica potenzialmente devastante perché può portare alla perdita di autonomia e autosufficienza già in età lavorativa, da cui deriva una pessima qualità di vita per il paziente e per la sua famiglia. Come tutte le altre malattie, anche la demenza giovanile presenta diversi fattori di rischio (possono essere presenti fin dall’età adolescenziale), la cui conoscenza approfondita può portare a importanti progressi nel campo della prevenzione. In merito ai fattori di rischio, è stata condotta una revisione sistematica degli studi caso-controllo e degli studi di coorte che hanno trattato i fattori di rischio della demenza giovanile. I risultati della revisione sono stati inseriti in diverse tabelle, ognuna delle quali tratta una specifica categoria di fattori di rischio. La revisione sistematica ha messo in evidenza come i principali fattori di rischio della demenza giovanile siano l'espressione dell'allele e4 da parte del gene APOE ( odds ratio 4,88; intervallo di confidenza 95% 2,96-8,02), le lesioni cerebrali traumatiche (odds ratio 1,75; intervallo di confidenza 95% 1,47-2,07), una bassa fitness cardiovascolare (hazard ratio 1,92; intervallo di confidenza 95% 1,43-2,58), l'ictus (hazard ratio 2,96; intervallo di confidenza 95% 2,02-4,35), l'uso prolungato di farmaci antipsicotici (hazard ratio 2,75; intervallo di confidenza 95% 2,09-3,60), familiarità per disturbi psichiatrici (odds ratio 2,4; intervallo di confidenza 95% 1,2-4,7), l'intossicazione da alcool (hazard ratio 4,82; intervallo di confidenza 95% 3,83-6,05) e una bassa fitness cognitiva nei giovani adulti (hazard ratio 3,82; intervallo di confidenza 95% 2,96-4,83). Si tratta comunque di un argomento in divenire, su cui la letteratura è sempre più ricca. Sarà molto utile il contributo di altri studi in merito, sia per approfondire il ruolo dei fattori di rischio già individuati che per identificarne altri ancora.
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