Riassunto analitico
Il gioco d’azzardo patologico (GAP) si è affermato come nuovo tipo di dipendenza, definita dal DSM-5 sine substantia, cioè senza la presenza di molecole chimiche esogene che la generino. E’ a tutti gli effetti una dipendenza autoindotta dal comportamento che il soggetto mette in atto. Passando attraverso il concetto di gioco d’azzardo, si evidenzia che la natura del fenomeno è affine agli altri tipi di dipendenze, ed è possibile rilevare una storia naturale della malattia ed un quadro clinico con comorbidità di natura organica. Analizzando l’epidemiologia del fenomeno a livello internazionale e successivamente nazionale, è possibile inquadrare quelle che sono le classi d’età più a rischio e le tendenze di ulteriore diffusione della patologia. Un’indagine epidemiologica recente e approfondita sulla popolazione italiana ha messo in evidenza i fattori di rischio della patologia e mostrato che gli adolescenti sono fra le classi maggiormente esposte, insieme ad adulti ed anziani con problemi socio-economici. Sono stati evidenziati inoltre casi correlati alla malattia di Parkinson, in terapia con levodopa. Si evidenzia la presa di consapevolezza in ambito sanitario di questo fenomeno e si indicano le risposte nel campo di sanità pubblica, che sono state attuate. Vengono indicate le strategie di prevenzione che la patologia richiede, in termini di sorveglianza e di contrasto. Viene evidenziato il recupero dei malati di GAP da parte di strutture preposte, quali i SerT ,ed il ruolo di altre importanti risorse sanitarie, quali il medico di medicina generale ed i gruppi di aiuto. Vengono proposti alcuni ulteriori elementi di prevenzione alla luce dei nuovi piani regionali istituiti contro il GAP. Per orientare lo sforzo futuro di salvaguardia della salute pubblica, vengono infine messe in luce le possibili future tendenze e criticità che rischiano di ampliare la diffusione della patologia, quali il gioco online e la convergenza con altri tipi di nuove dipendenze.
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