Riassunto analitico
In un mercato sempre più competitivo, le aziende cercano di distinguersi attraverso marchi, brevetti e strategie innovative. Tuttavia, non sempre la concorrenza si gioca in modo leale: alcune imprese ricorrono a pratiche scorrette per danneggiare i rivali, come la confusione tra marchi, la diffusione di informazioni false o il furto di segreti aziendali. Questa tesi esplora il fenomeno della concorrenza sleale e la protezione dei segreti industriali, analizzando le normative italiane e internazionali che tutelano imprese e consumatori. Dall’articolo 2598 del Codice civile alla Direttiva UE 2016/943, passando per la Convenzione di Parigi e gli Accordi TRIPS, si ripercorre l’evoluzione della regolamentazione, mettendo in luce l’importanza di garantire un mercato equo. Attraverso casi concreti, come la disputa tra Ferrero e Delhaize sulla somiglianza dei marchi o il caso TechNova sul furto di informazioni riservate, si evidenziano le conseguenze di queste pratiche e le misure di tutela adottate dalle aziende. La tesi mette in risalto come una concorrenza basata sulla correttezza e sulla protezione dell’innovazione sia fondamentale non solo per la crescita economica, ma anche per la fiducia dei consumatori e lo sviluppo di un mercato sano e sostenibile.
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