Riassunto analitico
La tesi ha lo scopo di analizzare la riforma della giustizia civile rubricata “Delega al governo per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata” attuata con il d.lgs. 149/2022 la quale prevede l’attribuzione al notaio di competenze in materia di volontaria giurisdizione, innovando il sistema del nostro ordinamento in maniera rilevante. Con questa riforma il legislatore ha introdotto nel sistema un doppio binario per il rilascio delle autorizzazioni necessarie alla stipula degli atti che riguardano soggetti fragili e beni ereditari, affiancando alla magistratura, nello svolgimento di tale ruolo delicato, il notaio, in quanto pubblico ufficiale che assicura adeguate garanzie in termini di indipendenza, terzietà e competenze in materia, con l’evidente finalità di rendere più celere il conseguimento delle autorizzazioni necessarie alla stipula dei relativi negozi. La tesi è articolata in quattro capitoli: nel primo capitolo si parte con la descrizione della figura del minore all'interno del nostro ordinamento giudiziario; nel secondo capitolo viene analizzata la figura del giudice tutelare e la funzione della volontaria giurisdizione; nel terzo capitolo si analizza la figura del notaio all'interno della volontaria giurisdizione prima dell'intervento della Riforma Cartabia così da paragonarlo al nuovo ruolo attribuitogli dalla riforma de quo nel quarto e ultimo capitolo.
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