Riassunto analitico
Background: Lo scompenso cardiaco (SC), patologia cronica di rilevante impatto socio-sanitario, è associato ad alti tassi di ospedalizzazione, soprattutto nell’anziano. La prevalenza e l’incidenza di questa condizione, così come i costi dei ricoveri frequenti, pesano sul SSN. Il PDTA per lo SC, che integra approcci multidisciplinari e tecnologie innovative come il telemonitoraggio, è progettato per prevenire le riacutizzazioni e garantire una gestione continua del paziente, dall’ospedale al territorio. Il telemonitoraggio permette un controllo costante dei parametri vitali, assicurando un intervento tempestivo che mira a ridurre i ricoveri. L’integrazione dell’Infermiere di Famiglia e Comunità (IFeC) nel PDTA, conforme alle nuove LI Regionali, è importante per il monitoraggio e la gestione dei pazienti. L’IFeC, oltre a raccogliere dati clinici e monitorare i sintomi, svolge un ruolo attivo nel promuovere l’aderenza al trattamento e l’autogestione del paziente, contribuendo a diminuire gli accessi impropri alle strutture sanitarie. Scopo: La tesi esplora l’efficacia del telemonitoraggio nei pazienti affetti da SC. L’obiettivo è analizzare come tale intervento possa essere uno strumento utile all’IFeC e agli specialisti territoriali/ospedalieri per contribuire a ridurre le visite improprie alle strutture ospedaliere, migliorando la gestione della patologia e ottimizzando l’efficienza del percorso assistenziale. Materiale e metodi: È stata condotta una revisione narrativa della letteratura interrogando le principali banche dati, partendo dalle fonti di letteratura secondaria, come Cochrane Library. Si sono interrogate le banche dati di letteratura primaria, quali PubMed e CINAHL. Sono stati selezionati gli studi pubblicati negli ultimi 10 anni ai quali è stato applicato il filtro relativo all’età, ai full text disponibili e alla pertinenza per titolo/abstract con l’oggetto di ricerca. Inoltre, sono state interrogate le banche dati UpToDate e DynaMed e sono state consultate le LG specifiche del settore. Risultati: Gli studi analizzati mostrano che il telemonitoraggio offre benefici clinici significativi per i pazienti con SC, soprattutto quando gestito da infermieri. Questa pratica ha ridotto i ricoveri ospedalieri e i tassi di mortalità, migliorando la qualità della vita e la conoscenza della malattia da parte dei pazienti. È stata riscontrata anche una diminuzione degli accessi al Pronto Soccorso, con un impatto positivo sull’utilizzo delle risorse sanitarie. Alcuni studi, invece, non hanno mostrato risultati significativi nella mortalità o nei ricoveri, nonostante i miglioramenti nella qualità della vita e nell’autogestione. Inoltre, il supporto dei caregiver si è dimostrato efficace nel ridurre il rischio di ospedalizzazione. Uno studio ha evidenziato che il telemonitoraggio dei parametri vitali, potrebbe essere più efficace delle sole valutazioni telefoniche per prevenire le riospedalizzazioni. Tuttavia, mancano studi che includano specificamente la figura dell’IFeC, recentemente introdotta dal DM 77/2022, il che limita l’attuale comprensione del suo impatto. Conclusioni: L’IFeC svolge un ruolo chiave nella gestione territoriale dello SC, fungendo da collegamento tra pazienti/caregiver e servizi sanitari. L’analisi degli studi selezionati evidenzia come il telemonitoraggio rappresenti una strategia efficace per la gestione dei pazienti con tale patologia. Difatti, questo intervento contribuisce a ridurre le riospedalizzazioni e la mortalità, a migliorare la qualità della vita, l’aderenza terapeutica, l’autoefficacia nella gestione della malattia e l’ottimizzazione delle risorse sanitarie. L’introduzione di questa nuova figura professionale rappresenta un’opportunità per integrare l’uso del telemonitoraggio nella pratica clinica, favorendo un’assistenza continua e personalizzata che contribuisce a ridurre il rischio di ospedalizzazioni ricorrenti.
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Abstract
Background: Heart failure (HF), a chronic condition of significant social and health impact, is associated with high rates of hospitalization, especially in the elderly. The prevalence and incidence of this condition, as well as the costs resulting mainly from frequent hospitalizations, burden the NHS. The PDTA for SC, which integrates multidisciplinary approaches and innovative technologies such as telemonitoring, is designed to prevent flare-ups and ensure continuous management of the patient, from hospital to territory. Telemonitoring allows constant monitoring of vital parameters, ensuring timely intervention that aims to reduce emergencies and hospitalizations. The integration of the Family and Community Nurse (IFeC) into the PDTA, in accordance with the new Regional Guidelines, is important for patient monitoring and management. The IFeC, in addition to collecting clinical data and monitoring symptoms, plays an active role in promoting treatment adherence and patient self-management, helping to decrease inappropriate access to healthcare facilities.
Purpose: This thesis explores the effectiveness of telemonitoring in patients with SC. The objective is to analyze how this intervention can be a useful tool for IFeC and territorial/hospital specialists to help reduce improper visits to hospital facilities, improving disease management and optimizing the efficiency of the care pathway.
Material and Methods: A narrative review of the literature was conducted by querying major databases, starting with secondary literature sources, such as Cochrane Library. Primary literature databases, such as PubMed and CINAHL, were queried. Studies published within the last 10 years were selected to which filtering was applied related to age, available full text, and relevance by title/abstract to the research object. In addition, the UpToDate and DynaMed databases were queried, and industry-specific Guidelines were consulted.
Results: The analyzed studies show that telemonitoring offers significant clinical benefits for patients with SC, especially when managed by nurses. This practice has reduced hospital admissions and mortality rates, improving quality of life and patients' knowledge of the disease. A decrease in emergency room admissions has also been found, with a positive impact on health care resource utilization. Some studies, however, have not shown significant results in mortality or hospitalizations, despite improvements in quality of life and self-management. In addition, caregiver support has been shown to be effective in reducing the risk of hospitalization. One study found that telemonitoring of vital parameters, may be more effective than telephone assessments alone in preventing rehospitalizations. However, there is a lack of studies specifically including the IFeC figure, recently introduced by DM 77/2022, which limits the current understanding of its impact.
The IFeC plays a key role in the territorial management of SC, serving as a link between patients/caregivers and health services. The analysis of the selected studies shows that telemonitoring is an effective strategy for the management of patients with this condition. In fact, this intervention helps to reduce re-hospitalizations and mortality, improve quality of life, therapeutic adherence, self-efficacy in disease management, and optimization of healthcare resources. The introduction of this new professional represents an opportunity to integrate the use of telemonitoring into clinical practice, facilitating continuous and personalized care that helps reduce the risk of recurrent hospitalizations.
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