Riassunto analitico
Il "Made in Italy" agroalimentare rappresenta un patrimonio di inestimabile valore economico, culturale e identitario per l'Italia. Tuttavia, questo patrimonio è costantemente minacciato dal fenomeno dell'Italian Sounding, ovvero l'utilizzo di nomi, immagini, colori e altri elementi evocativi dell'Italia per commercializzare prodotti agroalimentari che non hanno alcun legame con il nostro Paese. Questa pratica ingannevole danneggia i produttori italiani, che subiscono una concorrenza sleale, e i consumatori, che vengono indotti in errore sull'origine e la qualità dei prodotti.
Questa tesi si propone di analizzare in profondità il fenomeno dell'Italian Sounding, esaminandone le cause, le tipologie, le implicazioni economiche e le strategie di contrasto. La tesi esamina il quadro normativo italiano ed europeo a tutela delle indicazioni geografiche (DOP, IGP) e dei marchi, valutandone l'efficacia e i limiti nel contrastare l'Italian Sounding. Si analizzano, inoltre, gli accordi internazionali (Convenzione di Parigi, Accordo di Lisbona, Accordo TRIPs), evidenziando le sfide legate alla frammentazione delle normative e alla mancanza di un consenso globale sulla tutela delle indicazioni geografiche.
La tesi, inoltre, approfondisce attraverso un caso studio, frutto dell'esperienza Erasmus che ho svolto in Spagna durante il ciclo di studio, il ruolo dei consorzi di tutela e del marchio di qualità nella protezione del Made in Italy. Infine, si propongono strategie e raccomandazioni per rafforzare la tutela del Made in Italy agroalimentare, promuovendo una maggiore cooperazione internazionale, l'innovazione tecnologica, la sensibilizzazione dei consumatori e un approccio integrato che coinvolga tutti gli attori della filiera.
|