Riassunto analitico
Background: Le fratture di clavicola sono frequenti negli adulti e si verificano soprattuto durante attività sportive o in conseguenza di incidenti stradali. La maggior parte dei casi è a carico del terzo medio della diafisi e spesso presentano un certo grado di scomposizione. Tradizionalmente, il trattamento di prima scelta per maggior parte delle fratture di clavicola era di tipo conservativo. Attualmente, diversi autori suggeriscono la fissazione primaria per le fratture scomposte del III medio di clavicola. Lo scopo del nostro studio è quello di comparare il trattamento chirurgico vs conservativo e valutare l’incidenza di complicanze conseguenti a entrambi i trattamenti. Materiali e metodi: 87 pazienti con fratture scomposte a due frammenti del III medio di clavicola sono stati inclusi nel nostro studio all’interno di un follow-up medio di 48 mesi, valutando gli esiti clinici e funzionali e il tasso di complicanze. Risultati: Il Constant score a 1 anno è risultato migliore dopo fissazione mediante placca e viti, mentre il DASH score dopo trattamento conservativo mediante bendaggio a 8. Un secondo intervento si è reso spesso necessario dopo entrambi i trattamenti. Il tasso di pseudoartrosi è risultato inferiore nel gruppo di pazienti trattati chirurgicamente, i quali hanno espresso anche una maggiore soddisfazione riguardo al risultato estetico. Conclusioni: In base a i nostri risultati, il trattamento chirurgico mediante placca e viti non conduce a migliori risultati clinici e funzionali nel lungo termine, ma riduce il rischio di complicanze, in particolare della pseudoartrosi. Dunque, suggeriamo che la scelta tra le diverse opzioni di trattamento debba basarsi sulle caratteristiche specifiche del singolo paziente in termini di esigenze funzionali, tipo di frattura ed eventuali comorbidità, tenendo in attenta considerazione i rischi e i benefici di ogni singolo trattamento, e nondimeno le preferenze della persona.
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Abstract
Background: Clavicle fractures are common in adults, especially during sport activities or traffic accidents. Most cases occurred at middle-third of diaphysis and they often present some degree of displacement. Traditionally, nonsurgical management was considered the first treatment of choice in most clavicle fractures. Nowadays, various authors suggest acute fixation of displaced mid-shaft fractures. The aim of our study is to compare surgical vs non-surgical treatment and evaluate the incidence of complications after both treatments.
Materials and methods: 87 patients with 2 fragments displaced mid-shaft clavicular fractures were included in the study within a medium follow-up of 48 months evaluating clinical and functional outcomes and rate of complications.
Results: Constant score after 1 year was somewhat better after plate fixation, while Dash was better in conservative patients. Secondary operations were common after both treatments. The rate of nonunion was lower in the operatively treated patients, who were also more satisfied with the aesthetic results.
Conclusions: According to our results, plate fixation does not result in improved clinical and functional outcome in the long term, but reduces the risk of complications, especially nonunion. So, we suggest individualizing the treatment patient-by-patient considering functional demand, patient’s diseases, fracture characteristics and nonunion risk factor.
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