Riassunto analitico
Background L’esperienza ha dimostrato che ogni intervento nei confronti della salute (e della malattia) rischia di essere poco incisivo se i suoi aspetti più tecnici e professionali non vengono articolati con gli aspetti più personali e soggettivi che investono le persone e che sono in grado di mobilitarne la comprensione e la partecipazione attiva. Sentimenti, passioni, emozioni attraversano i luoghi di cura (nonostante siano spesso negati o estromessi) possono costituire per gli operatori una fonte di ansia e generare l’innalzamento di barriere. Viceversa possono trasformarsi in preziosa sorgente di conoscenza, comprensione delle situazioni, qualità del lavoro di cura. Il Caring Massage® riconosce le sue radici nel sapere innato della madre che massaggia il suo bambino, lo accarezza per tranquillizzarlo, rassicurarlo, stimolarlo utilizzando un linguaggio sensoriale. Il Caring Massage® non segue i dettami di una tecnica ma quelli della presenza dell’altro. Si tratta dunque di una modalità di aver cura in cui l’affettività non è negata ma riconosciuta e valorizzata accanto agli interventi basati sull’evidenza e sulla tecnica. Obiettivo Il primo obiettivo di questo elaborato è di presentare un quadro teorico che aiuti a capire quale sia il significato di Caring Massage e della sua applicazione in ambito sanitario ed offrire una panoramica della situazione a livello internazionale ed italiana con particolare attenzione alla realtà di Reggio Emilia. Il secondo obiettivo è quello di avere tra le mani dati concreti delle tipologie dei corsi di Caring Massage realizzati dall’Asul di Reggio Emilia in collaborazione con il CESPI (Associazione CESPI Centro Studi Professioni Sanitarie) e dei loro partecipanti, analizzandone il loro gradimento. Metodo E’ stata effettuata una ricerca bibliografica attraverso l’utilizzo di banche dati scientifiche e l’aiuto di esperti per realizzare una panoramica d’impiego di questa tecnica all’estero e in Italia. Dopo di ché è stata realizzata un’indagine descrittiva su infermieri, medici, oss e altre figure sanitarie (tot 151) che hanno preso parte ai corsi di Caring Massage dal 2010 al 2015. I dati raccolti sono stati inseriti in un database Excel e analizzati e interpretati mediante le funzionalità del programma medesimo. Conclusioni Dai risultati della ricerca bibliografica emerge che il Caring Massage (con-tatto o gesto di cura) apporta benefici non solo ai pazienti ma anche agli infermieri, agli studenti delle professioni sanitarie e ai caregivers di persone affette da cancro o con gravi difficoltà. Anche se gli infermieri utilizzano frequentemente il tocco quando apportano assistenza, non è sempre intenzionale ai fini dell’assistenza. Di vitale importanza è la formazione per comprenderlo correttamente, come pure la pratica e la ricerca. I corsi di livello base, avanzato e refresh di Caring Massage si sono dimostrati di ottimo gradimento per i partecipanti che pensano che quanto appreso nel corso sia non solo coerente con le proprie competenze ma anche concretamente applicabile nella propria professione. Favorevoli anche i pareri relativi al metodo utilizzato e ai contenuti esplicitati. Si è inoltre proceduto alla mappatura dei partecipanti alle diverse tipologie di corso dal 2010 ad oggi, predisponendo anche una mailing list di tutti i partecipanti. A fronte di un sistema caratterizzato dall’utilizzo di alta tecnologia, con carenza di personale infermieristico, il caring massage potrebbe essere incluso come strumento per migliorare l’assistenza, consentendo agli infermieri di agire in modo consapevole attraverso il tatto per favorire la salute e il benessere sia per i pazienti che per se stessi.
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