Riassunto analitico
Introduzione La scarsa conoscenza dei determinanti precoci di salute mentale nell’infanzia sono un ostacolo al miglioramento dei servizi per la prevenzione e cura dei disturbi neuropsichiatrici dell’infanzia. L’evidenza scientifica dimostra che la presenza di disturbi di tipo ansioso-depressivo nella madre (“maternal common mental disorders”) durante il periodo perinatale e nella prima infanzia è associato a problemi emotivi e comportamentali nei bambini di età successive. Gli studi epidemiologici di tipo prospettico longitudinale che indagano i determimanti di salute mentale infantile sono pochi, particolarmente in paesi a basso e medio reddito. Obiettivi a) Analizzare la validità dello Strengths and Difficulties Questionnaire (SDQ) come strumento di screening per problemi emotivi e comportamentali infantili nel contesto etiope. b) Indagare la correlazione tra la presenza di disturbi di tipo ansioso-depressivo nelle madri e l’esposizione ad altri fattori di rischio e protettivi psicosociali nei primi anni di vita e la comparsa di problemi emotivi e comportamentali nei bambini in età prescolare (a 5 anni di età). Metodi Contesto: sito di sorveglianza demografica nell’area rurale di Butajira (distretti di Meskan e Mareko), in Etiopia. Lo studio comprende due componenti distinte: Analisi di validità: analsi della validità di impostazione (construct validity) di SDQ e valutazione della validità di convergenza utilizzando il Child Behaviour Checklist come scala di riferimento, in uno studio trasversale (o cross-sectional) su una popolazione di 854 bambini di 5 anni. 1) Studio longitudinale prospettico a livello di popolazione: 1065 donne incluse nello studio durante il periodo della gravidanza, 854 diadi madri-bambini seguite fino al raggiungimento del quinto anno di età dei bambini. Il Self-Reporting Questionnaire (SRQ-20)è stato utilizzato per lo screening di disturbi ansioso-depressivi durante la gravidanza, il periodo postnatale e la prima infanzia.Le informazioni relative alla presenza di fattori di rischio e protettivi psicosociali sono state raccolte a diversi intervalli di tempo (2 mesi dopo la nascita, 12 mesi, 30 mesi, 36 mesi, 42 mesi, 54 mesi e 60 mesi) e hanno compreso domande circa eventi stressanti, lo stato socioeconomico, ambiente domestico conflittuale e il livello di educazione materna.I dati sono stati raccolti attraverso un’intervista strutturata somministrata recandosi direttamente nelle case delle donne intervistate. Il comitato etico dell’Università di Addis Abeba ha approvato l’implementazione dello studio. Risultati Validità: Le SDQ subscales risultano avere soddisfacenti parametri di validità di impostazione (’construct validity’)e validità di convergenza. Studio longitudinale: I disturbi ansioso-depressivi nelle madri durante il periodo postnatale e i disturbi ansioso-depressivi materni ricorrenti durante i primi anni di vita del bambino risultano essere correlati in modo significativo con la presenza di problemi emotivi e comportamentali nei figli all’età di 5 anni, indipendentemente da altre variabili. Conclusioni L’indagine attraverso uno studio longitudinale prospettico dei determinanti precoci di disturbi psichiatrici dell’infanzia in Etiopia sono in linea con i risultati di studi condotti in altre regioni. I risultati di questo studio supportano l’ipotesi che il periodo postnatale sia una periodo critico per il possibile esordio di problemi emotivi e comportamentali in bambini di età successive. Inoltre, l’effetto cumulativo della presenza di disturbi ansioso-depressivi materni ricorrenti durante la prima infanzia influenza negativamente il benessere psicologico dei bambini in età prescolare. Il miglioramento dell’accesso a servizi efficaci e culturalmente accettabili per la prevenzione, il riconoscimento e la cura dei disturbi ansioso-depressivi durante il periodo postnalate e la prima infanzia dovrebbe essere una priorità.
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Abstract
Background
Calls for scaling up of services to address the treatment gap for child mental disorders are hindered by lack of knowledge about the early determinants of child mental health. Emerging evidence shows that exposure to maternal common mental disorders during the perinatal period and in early childhood is associated with adverse mental health outcomes in older children. Few prospective, population-based studies from low- and middle income countries have investigated early life determinants of child mental disorders, particularly in rural settings.
Aims
a) To investigate the validity of the Strengths and Difficulties Questionnaire (SDQ) as a measure of child emotional and behavioural problems in the Ethiopian context.
b) To examine the relationships between early life exposure to maternal common mental disorders other psychosocial risk factors and protective factors and the onset of child mental disorder in pre-school children at 5 years.
Methods
Setting: demographic surveillance site in Butajira area (Meskan and Mareko districts), a predominantly rural area of Ethiopia.
The study comprises two components:
1) Measurement study: construct validation of the Strengths and Difficulties Questionnaire (SDQ) by confirmatory factor analysis and evaluation of convergent validity against the Child Behaviour Checklist, in a cross-sectional survey of 854 children aged five years of age.
2) Population-based birth cohort study: 1065 women recruited in pregnancy, 854 mother-child dyads followed up until children were 5 years of age.
The Self-Reporting Questionnaire (SRQ-20) was used for assessment of maternal common mental disorders during pregnancy and at repeated intervals during the postnatal period and early childhood.
Assessment of exposure to a range of psychosocial risk and protective factors was performed at several time points (2 months after birth, 12 months, 30 months, 36 months, 42 months, 54 months and 60 months). It comprises measures for stressful life events, socioeconomic status, exposure to conflict in the home environment and maternal education.
Data were collected at household level survey using a structured interview format.
Ethical clearance was obtained from Addis Ababa University. Where necessary mothers and children were referred to local psychiatric nurse unit for further assessment, management and follow up of mental health problems.
Results
Measurement: The SDQ subscales had satisfactory construct and convergent validity. 6.1% of children had an abnormal score at the SDQ emotional symptoms scale, 15.2% had symptoms for conduct problems, and 8.2% had hyperactivity symptoms.
Cohort study: Maternal common mental disorders during the postnatal period and recurrent maternal common mental disorders during early chilhdood were independently associated with emotional and behavioural problems in five year old children independent of other background variables.
Conclusions
Prospectively ascertained early life risk factors for child mental disorders in rural Ethiopia are consistent with those identified in high-income countries. Our data support the hypothesis that the postnatal period is a critical exposure period for adverse child mental health outcomes in older children and, furthermore, that the cumulative effect of repeated exposure during early childhood has its own adverse impact on children’s psychological wellbeing. Culturally acceptable and effective interventions for prevention, early identification and management of maternal common mental disorders during the postnatal period and early childhood should be made available to all women.
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