Riassunto analitico
Il presente lavoro di tesi esplora in modo articolato il rapporto tra medicina, narrazione e benessere psicologico, con particolare enfasi sull’impiego delle narrazioni terapeutiche in contesti medici e sul crescente riconoscimento della Graphic Medicine come strumento narrativo utile per il trattamento e la comprensione della malattia in particolar modo durante la pandemia da Covid-19. La tesi si suddivide in tre capitoli. Il primo capitolo ha un carattere discorsivo poiché offre una panoramica delle Medical Humanities, esaminando in dettaglio la medicina narrativa, la sua definizione, le sue origini storiche e il suo sviluppo, con un focus sulle potenzialità terapeutiche di narrazioni che vanno oltre l’aspetto strettamente medico. Si analizza come l’approccio narrativo aiuti i pazienti a rielaborare la propria esperienza di malattia, creando un ponte tra il vissuto individuale e la dimensione universale della sofferenza. Il secondo capitolo si concentra sulla Graphic Medicine, esplorando come i fumetti e i graphic novel siano diventati strumenti efficaci per narrare storie di malattia, sofferenza e guarigione, con una visione inclusiva che abbraccia la diversità delle esperienze di malattia e di cura. Vengono analizzati diversi esempi di graphic novel e comic book che si inseriscono nel contesto delle Medical Humanities, dimostrando come questi strumenti possano non solo educare e sensibilizzare, ma anche fornire supporto psicologico a chi vive una malattia. Tutti questi esempi rivelano come il fumetto possa essere una forma di testimonianza visiva che facilita la comprensione di esperienze complesse, trasformando le storie di malattia in narrazioni universali che tutti possono comprendere e, forse, anche vivere in un certo senso. Nel terzo capitolo, l’attenzione si sposta sul fenomeno globale della pandemia da Covid-19, in particolare sul suo impatto sul benessere psicologico degli adolescenti, una fascia di età particolarmente colpita da isolamento sociale, ansia e stress. Si esplora come i giovani abbiano utilizzato la scrittura, il disegno e la narrazione visiva, soprattutto attraverso graphic novels, per esprimere il proprio disagio, dare forma alle proprie paure e riflessioni sulla pandemia e rielaborare l’esperienza traumatica di un evento mondiale che ha alterato la loro quotidianità. Vengono presentati esempi di lavori creativi realizzati dai giovani durante il periodo di lockdown, dimostrando come la narrazione possa fungere da strumento di resilienza. Questa tesi propone una riflessione sulle potenzialità future della Graphic Medicine e delle narrazioni terapeutiche nel contesto della medicina, suggerendo come queste pratiche possano contribuire a un approccio più umano e centrato sulla persona nella cura, integrando la dimensione emotiva e psicologica del paziente alla tradizionale cura fisica. La tesi auspica l’espansione delle Medical Humanities e il loro riconoscimento come disciplina fondamentale per promuovere un sistema sanitario che non si limiti a trattare la malattia, ma che consideri la persona nella sua interezza.
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Abstract
This thesis explores in an articulated way the relationship between medicine, narrative and psychological well-being, with particular emphasis on the use of therapeutic narratives in medical contexts and on the growing recognition of Graphic Medicine as a useful narrative tool for the treatment and understanding of disease, especially during the Covid-19 pandemic.
The thesis is divided into three chapters.
The first chapter has a discursive character as it offers an overview of the Medical Humanities, examining in detail narrative medicine, its definition, its historical origins and its development, with a focus on the therapeutic potential of narratives that go beyond the strictly medical aspect. It analyses how the narrative approach helps patients to rework their experience of illness, creating a bridge between the individual experience and the universal dimension of suffering.
The second chapter focuses on Graphic Medicine, exploring how comics and graphic novels have become effective tools to narrate stories of illness, suffering and healing, with an inclusive vision that embraces the diversity of experiences of illness and care. Several examples of graphic novels and comic books that fit into the context of Medical Humanities are analyzed, demonstrating how these tools can not only educate and raise awareness, but also provide psychological support to those experiencing an illness.
All these examples reveal how comics can be a form of visual testimony that facilitates the understanding of complex experiences, transforming stories of illness into universal narratives that everyone can understand and, perhaps, even experience in a certain sense.
In the third chapter, the focus shifts to the global phenomenon of the Covid-19 pandemic, in particular its impact on the psychological well-being of adolescents, an age group particularly affected by social isolation, anxiety and stress. It explores how young people have used writing, drawing and visual storytelling, especially through graphic novels, to express their discomfort, give shape to their fears and reflections on the pandemic and rework the traumatic experience of a global event that has altered their daily lives. Examples of creative works created by young people during the lockdown period are presented, demonstrating how storytelling can act as a tool for resilience.
This thesis proposes a reflection on the future potential of Graphic Medicine and therapeutic narratives in the context of medicine, suggesting how these practices can contribute to a more human and person-centered approach to care, integrating the emotional and psychological dimension of the patient to traditional physical care. The thesis hopes for the expansion of Medical Humanities and their recognition as a fundamental discipline to promote a health system that does not limit itself to treating the disease, but considers the person in its entirety.
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