Riassunto analitico
Il presente elaborato di tesi ha lo scopo di analizzare l’impatto che la disciplina del fair play finanziario ha sui bilanci e sulla solidità patrimoniale ed economico-finanziaria delle principali società calcistiche italiane. Lo scopo dell’analisi svolta è quello di descrivere l’impatto che l’introduzione di tale disciplina ha avuto nel mondo del calcio a partire dal 2009, anno della sua introduzione, fino al 2016/2017, periodo in cui tale disciplina viene applicata a pieno regime. Il financial fair play è stato da subito descritto come un insieme di regole di lealtà finanziaria con lo scopo di introdurre maggiore razionalità nella gestione economico-finanziaria dei club, abbassando allo stesso tempo la pressione degli elevati salari dei calciatori (principale causa di erosione di proventi e di perdite d’esercizio conseguiti delle società calcistiche) e incentivando i club ad effettuare investimenti cospicui nel settore giovanile e nelle infrastrutture; il tutto è volto a incoraggiare i club a competere sulla base degli introiti conseguiti per creare e difendere, a livello aggregato europeo, un modello sostenibile nel lungo periodo. Il fair play finanziario è un sistema basato su 2 pilastri: “il break-even requirement” (BER), ossia ottenimento del pareggio tra ricavi e costi, e il “no overdue payables”, che attiene alla verifica puntuale dei pagamenti e quindi implica totale assenza di debiti scaduti sia verso altre società calcistiche per l’acquisto di altri calciatori, sia verso i propri calciatori per la corresponsione di salari e stipendi, sia verso il fisco e enti previdenziali. Il break even result viene determinato su base annuale come differenza tra determinate voci di Ricavo e di Costo, ma viene considerato su più annualità; quindi, come erroneamente si potrebbe dedurre, il fatto che la disciplina del Financial Fair Play sia basata sulla logica del BER non richiede assolutamente ai club di pareggiare anno per anno l’ammontare di costi e ricavi. Questa è la spiegazione del fatto che l’obiettivo è quello di creare un modello virtuoso sostenibile nel lungo periodo e non nel breve. Perciò dal punto di vista temporale il break-even non viene determinato con riferimento a un solo esercizio ma, come poi si vedrà nel dettaglio, può riguardare periodi dai due ai cinque esercizi. Inoltre, ai fini della determinazione del BER per ciascun periodo, vengono considerati solo determinate tipologie di ricavi (“relevant income”) e costi (“relevant expenses”), vale a dire solo quelli pertinenti, afferenti la sfera operativa e finanziaria dei club calcistici. L’analisi si è concentrata sull'applicazione di tale disciplina ai bilanci delle principali società calcistiche italiane, ossia Juventus, Inter, Milan, Roma, Lazio e Napoli con l’obiettivo di analizzare prima di tutto lo stato di salute economico, finanziario e patrimoniale delle società e secondariamente le cause che hanno determinato specifiche situazioni, individuano quelle che sono le società che rispettano i limiti di suddetta disciplina e quelli che non sono in grado di farlo e che sono quindi soggette a costanti monitoraggi da parte della Uefa.
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