Riassunto analitico
BACKGROUND. L’utilizzo inappropriato degli antibiotici ha un impatto economico ed epidemiologico rilevante e affinchè le terapie siano prescritte e somministrate razionalmente, occorrono specifiche conoscenze cliniche e modalità organizzative efficienti. L’Antimicrobial Stewardship in ambito ospedaliero, costituisce la risposta a questo problema, in quanto prevede una serie di interventi coordinati atti a promuovere l’uso appropriato degli antibiotici e vede impegnato un team multidisciplinare. L’infermiere fa parte di queste professionalità, ma spesso viene dimenticato o coinvolto in maniera marginale, nonostante la sua presenza rilevante nell’ambito del processo di somministrazione dell’antibioticoterapia: nel 2017 l’ECDC lo considera parte integrante dell’Antimicrobial Stewardship Team (AST) poiché la sua posizione unica e indispensabile in merito al tema dell’utilizzo appropriato degli antibiotici, lo rende educatore, ambasciatore e sostenitore di un cambiamento professionale meritevole di approfondimento. OBIETTIVI. L'obiettivo della tesi è quello di individuare attraverso focus group esplorativi le barriere che possono intervenire nell’ambito di un ottimale processo di somministrazione della terapia antibiotica, in riferimento ad ostacoli di carattere professionale, organizzativo e clinico. Sulla base dei risultati del focus group verrà realizzata una specifica progettualità che prevederà il superamento degli ostacoli e comprenderà le iniziative formative specifiche. MATERIALI E METODI. Sono stati realizzati due focus group che hanno coinvolto infermieri e coordinatori di 15 unità operative dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna Policlinico S’Orsola Malpighi mediante la preparazione di una griglia visionata da un consulente esperto, audio-registrazione dei focus, sbobinatura del testo e sua analisi. RISULTATI. Gli ostacoli evidenziati dai partecipanti in merito all’intero processo di somministrazione, riguardano gli ambiti della prescrizione, somministrazione, preparazione e monitoraggio della terapia antibiotica. Su queste macro-aree gli infermieri sono stati portati a riflettere, utilizzando tra le altre, la tecnica di popcorning. Dall’analisi dei dati è emerso che la prescrizione risulta a volte incompleta, effettuata in ritardo e non sempre attuabile per mancanza dell’adeguato accesso vascolare. Nella fase di preparazione sono emerse difficoltà legate all’approvvigionamento del farmaco, alle variabili conoscenze sulle modalità di ricostituzione dell’antibiotico, sulla compatibilità tra farmaci e sul razionale della prescrizione. Le skills sul calcolo della terapia inoltre non sono mantenute in modo sistematico. La somministrazione può essere ritardata o non effettuata in maniera adeguata per mancanza di attrezzature, e se presenti, a volte obsolete, o perché dal punto di vista organizzativo non è possibile eseguirla a tutti i pazienti nello stesso orario. Inoltre, la compliance del paziente alla infusione continua risulta molto variabile. La discussione riguardante gli ostacoli legati al monitoraggio della terapia antibiotica ha fatto emergere aree grigie importanti probabilmente dovute a mancanza di conoscenze e formazione quali: gestione infiltrazioni da antibiotico, prelievi per la valutazione del Therapeutic Drug Monitoring, coinvolgimento degli infermieri nella switch therapy, esecuzione degli esami colturali rispetto alle modalità di esecuzione e tempistiche. CONCLUSIONI. Le criticità riscontrate appaiono di natura organizzativa, clinica e professionale. I partecipanti hanno proposto azioni di miglioramento. Prima tra tutte, una adeguata formazione. La formazione rappresenta il principale strumento che permette agli operatori sanitari di raggiungere la consapevolezza e l'adeguata conoscenza in merito all’intero processo di somministrazione, favorendo così l’utilizzo appropriato degli antimicrobici ed il rafforzamento delle competenze.
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Abstract
BACKGROUND. The inappropriate use of antibiotics has a relevant economic and epidemiological impact, so efficient organizational methods are necessary in order for therapies to be prescribed in a rational manner. In the hospital setting, Antimicrobial Stewardship is a possible solution to this problem, as it includes a series of coordinated actions meant to promote the appropriate use of antibiotics, and requires the cooperation of a multidisciplinary team. Nurses make up some of these health professionals, but are often forgotten or involved only in a marginal way, despite their importance in the process of administering antibiotics: in 2017 the ECDC considered them an integral part of the Antimicrobial Stewardship Team (AST), since their unique and fundamental position in terms of the appropriate use of antibiotics makes them educators, ambassadors, and supporters of a professional change that deserves further study.
OBJECTIVES. The objectives of the thesis are to identify, through exploratory focus groups, the barriers to an optimal administration process of antibiotic therapy that can arise, including professional, organizational, and clinical barriers. Based on the results of the focus groups, a specific plan will be created to overcome the barriers, and will include specific training initiatives.
MATERIALS AND METHODS. Two focus groups were created, involving the nurses and coordinators of 15 units of the Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna Policlinico S’Orsola Malpighi through the preparation of a grid viewed by an expert consultant, audio recording of the focus groups, transcription of the text, and its analysis. RESULTS. The obstacles brought up by the participants concern the entire administration process, the area of prescriptions, administration, preparation, and monitoring of antibiotic therapy. Nurses were asked to reflect on these macro-areas, using the popcorning technique, among others. Based on analysis of the data, it was found that prescriptions are sometimes incomplete, late, and not feasible due to a lack of appropriate venous access. During the preparation phase, various difficulties related to the supply of the medications, variables related to the knowledge about the antibiotic constitution methods, compatibility among medications, and the prescription rationale. Moreover, skills for calculating therapies are not systematically maintained. Administration may be delayed or not carried out appropriately due to a lack of equipment, or the presence of obsolete equipment, or because it is not possible to carry out administration on all of the patients at the same time from an organizational standpoint. Furthermore, patient compliance with continuous infusion is highly variable. The discussion regarding the obstacles related to the monitoring of antibiotic therapy revealed important grey areas where a lack of knowledge and training are evidenced: extravasation and antibiotic infiltration, sample collection for Therapeutic Drug Monitoring evaluations, the involvement of nurses in switch therapy, the execution of culturing tests compared to the means and timing of execution.
CONCLUSIONS. The critical areas found appear to be organizational, clinical, and professional in nature. The participants proposed actions for improvement. First and foremost, adequate training is the main tool through which healthcare workers can obtain knowledge and appropriate skills for the entire administration process and thereby promote the appropriate use of antimicrobial agents and a strengthening of skills.
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