Riassunto analitico
La tematica principale dell'elaborato è la "narrazione di sé". La pratica autobiografica si fa portatrice di importanti finalità fondamentali per le scienze umane, tra le quali l’appropriarsi della conoscenza del mondo e la scoperta di sé e dell’altro. Narrare e narrarsi può stimolare l’individuo a vivere una costante ricerca di relazione profonda e autentica con la propria identità e con il contesto da lui abitato. Mediante l’esposizione del pensiero di diversi autori, tale percorso tenta di connettere la pratica del raccontare e raccontarsi con le differenti modalità di linguaggio che oggi sono presenti nel panorama del mondo odierno, prima fra tutti la comunicazione per immagini. In particolare, ci si pone in dialogo con le nuove tecnologiche che hanno profondamente influenzato le modalità che oggi l’uomo utilizza per narrare e narrarsi. Questo porta ad interrogarsi sia sul ruolo che la narrazione occupa nella vita degli esseri umani delle attuali generazioni, ma anche sul significato che essa assume nella sua rilettura in chiave ipermoderna, ricca di linguaggi diversi e caratterizzata da stravolgimenti epocali che sembrano dirigere la narrazione verso una direzione che rinnoverà ulteriormente modalità e senso del narrarsi.
La traiettoria di questa ricerca critica sulla narrazione si dispiega lungo il cammino di quell’età evolutiva in cui il racconto occupa un posto privilegiato, ovvero l’infanzia. Capacità di narrare, creatività, fantasia e senso estetico sono caratteristiche insite nell’essere umano già dalla fanciullezza e i professionisti dell’educazione che lavorano con i bambini devono esserne consapevoli, al fine di promuovere e attivare percorsi che stimolino e potenzino il più possibile queste preziose risorse democratiche.
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Abstract
The main theme of the paper is the "self-narration". Autobiographical practice is the bearer of important fundamental purposes for the human sciences, including the appropriation of knowledge of the world and the discovery of oneself and the other. Narrating and narrating oneself can stimulate the individual to live a constant search for a deep and authentic relationship with his own identity and with the context he inhabits. Through the exposition of the thoughts of different authors, this path attempts to connect the practice of telling and telling oneself with the different modes of language that are present today in the panorama of today's world, first of all communication through images. In particular, we engage in dialogue with the new technologies that have profoundly influenced the ways in which man uses today to narrate and narrate himself. This leads us to question both the role that narration occupies in the lives of human beings of current generations, but also the meaning that it assumes in its reinterpretation in a hypermodern key, rich in different languages and characterized by epochal upheavals that seem to direct the narrative in a direction that will further renew the way and sense of narration.
The trajectory of this critical research on narration unfolds along the path of that developmental age in which the story occupies a privileged place, namely childhood. Storytelling skills, creativity, imagination and aesthetic sense are inherent characteristics of the human being from childhood and educational professionals who work with children must be aware of this, in order to promote and activate paths that stimulate and enhance these precious democratic resources as much as possible.
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