Riassunto analitico
Verso la fine del 2019 a Wuhan, in Cina, un nuovo Coronavirus è stato identificato in pazienti ammalati di una atipica forma di polmonite; in pochi mesi, questo patogeno è stato in grado di diffondersi e scatenare la più grande pandemia degli ultimi cento anni. Il virus prende il nome di SARS-CoV-2 e la patologia sistemica che causa è stata denominata COVID-19: quando questa si presenta in forma moderata-severa, la manifestazione clinica che si realizza con maggiore frequenza e che più spesso porta alla necessità di ricovero ospedaliero è il suo coinvolgimento polmonare, determinante lo sviluppo di ARDS (Acute Respiratory Distress Syndrome). Con il perdurare dell’emergenza nell’anno 2020, si sono modificati in maniera prevalentemente empirica gli approcci terapeutici, in particolare quelli riguardanti la gestione dei primi giorni di insorgenza della malattia. Con questo studio si vuole valutare come l’esecuzione o meno di terapia precoce e i vari farmaci e presidi di cui si compone, possa modificare l’evoluzione della patologia di COVID-19 verso forme gravi, nonché il suo potenziale esito mortale.
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