Riassunto analitico
Il passaggio dall’era analogica all’era digitale ha aperto alla società nuove possibilità di comunicazione e nuove modalità di accesso e diffusione delle opere di ingegno. Da un lato questo ha portato all’ampliamento dei potenziali autori, ma dall’altro lato l’ascesa di internet ha facilitato l’utilizzo non autorizzato delle opere protette da diritto d’autore. Si noterà, nello studio, come il panorama normativo è risultato piuttosto inadatto ed è stato soggetto a modificazione, tutto ciò però lasciando invariato l’istituto giuridico del diritto d’autore “sensu stricto”. Proprio per questo, infatti, viene scelto il titolo “Le metamorfosi del diritto d’autore nell’era digitale”, poiché si è riscontrato che se dall’interno l’istituto sia rimasto pressoché invariato, dall’esterno si notano variazioni che seguono l’evoluzione del digitale. In preponderante rilievo vi si pongono gli Internet Service Provider, figura di spicco nell’attuale scenario e grandi protagonisti dell’imminente futuro della fattispecie. Vediamo come la giurisprudenza, con varie pronunce prende in considerazione i provider attivi, qualcosa di più di semplici provider. Accanto a questo, l’Unione Europea ha sentito l’esigenza di andare a porre in essere una Direttiva, analizzata nel dettaglio nella tesi, che fosse in grado di dare uno sguardo a quelle attività piuttosto recenti, quali i Podcast o l’utilizzo di Social Network. Nella ricerca è poi risultata di importanza primaria l’attività di intermediazione, che permette una tutela più estesa ai titolari dei diritti d’autore; tutto sempre confermato dalla giurisprudenza con due casi piuttosto celebri che vengono segnalati nel progetto di ricerca. Viene infine messo in luce il bilanciamento tra il diritto d’autore e altri diritti fondamentali, con sguardo anche alle attività connesse.
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