Riassunto analitico
L'elaborato restituisce un quadro relativo alle sanzioni penali contro il fascismo e alla loro applicazione nel periodo di transizione tra il regime fascista e la nascita della Repubblica. Attraverso lo studio della normativa e delle dinamiche storico-politiche che portarono alla sua emanazione, si è cercato di far luce sulle principali figure di reato e sui tribunali chiamati ad esprimere il proprio giudizio su di esse. Un particolare accento è stato posto specialmente sulla categoria del collaborazionismo e sulle Corti di Assise straordinarie, istituite con il dll. 22 aprile 1945, n. 142 con la competenza di giudicare i collaborazionisti. Ci si è occupati, quindi, dell'attività di queste Corti, ponendo attenzione a mettere in rilievo le criticità che esse si trovarono ad affrontare ed il contesto all'interno del quale operarono, anche attraverso il riferimento a studi di carattere statistico e a casi giurisprudenziali esemplari. Evidenziando, al contempo, le continue evoluzioni dello scenario politico italiano, ci si è soffermati sui rapporti di equilibrio tra i partiti e sulle loro ripercussioni a livello normativo, sino ad arrivare all'emanazione del decreto presidenziale del 22 giugno 1946, la cosiddetta "amnistia Togliatti", e al suo impatto decisivo per la fine della stagione delle sanzioni. Mediante lo studio di materiale d'archivio e storiografia locale, si è, quindi, cercato di ricostruire l'esperienza della Corte di Assise straordinaria di Modena, sottolineando le corrispondenze tra la realtà modenese e quella nazionale. Si è fatto particolare riferimento ad alcune delle vicende processuali più significative, sia per il grado di interesse che furono in grado di suscitare nella cittadinanza, che per il ruolo rivestito dagli imputati tra le file della Repubblica Sociale Italiana.
|