Riassunto analitico
La presente tesi, dal titolo “L’autonomia negoziale tra i coniugi nella crisi matrimoniale. Il ruolo del notaio nella separazione e nel divorzio”, ha lo scopo di avvalorare come l’autonomia contrattuale possa, anche in una fase precedente a quella della crisi coniugale, predeterminare molte delle conseguenze della separazione e del divorzio specie se di ordine patrimoniale. Nella prima parte dell’elaborato lo scrivente illustra l’evoluzione del potere di autoregolamentazione dei coniugi, dalla famiglia intesa come “un’isola che può essere lambita, ma lambita soltanto dalle onde del diritto” tipica della “concezione istituzionale” della famiglia propugnata dal Cicu, alla piena esaltazione dei momenti di negozialità tipici della “concezione istituzionale” sino alla delineazione di un vero e proprio “contratto familiare”. Successivamente, l’autore passa all’analisi degli accordi preventivi in vista della crisi coniugale nel diritto interno. Nello specifico si analizza l’excursus giurisprudenziale sulle ragioni di nullità degli accordi (prematrimoniali e nel matrimonio) in vista del divorzio e la piena validità degli accordi di separazione. Lo scopo è quello di dimostrare la piena validità delle intese preventive in vista del divorzio anche in un’ottica comparata con la trattazione dei c.d. “Prenuptial agreements” negli Usa e le posizioni di giurisprudenza e dottrina in Francia e Germania. Infine, si procede all’indagine del contribuito del notaio nella separazione e nel divorzio in un’ottica di degiursdizionalizzazione: “tanto più notaio tanto meno giudice”. Infatti, dopo aver dedicato un cenno alla Riforma Cartabia in tema di volontaria giurisdizione e analizzato il ruolo del notaio nella trascrizione nel verbale di separazione consensuale omologata e di divorzio su domanda congiunta, si prospetterà un divorzio notarile sulla scia dell’esperienza francese senza l’intervento dell’autorità giudiziaria.
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