Riassunto analitico
La libertà di iniziativa economica comporta come conseguenza la libertà di concorrenza; un imprenditore deve necessariamente approcciarsi ai competitors per poter offrire alla sua clientela un prodotto differenziato, pari o superiore in qualità, per poter esercitare la propria attività al fine di conseguire utile. Madre della disciplina risultano gli Stati Uniti d’America, che con oltre un secolo di anticipo rispetto il resto del globo ha evidenziato le casistiche nelle quali questa concorrenza si riveli dannosa, per gli imprenditori ma soprattutto per il consumatore, destinatario del prodotto: questi deve poter selezionare il bene o servizio che trovi più adatto alle proprie esigenze, dal punto di vista del suo bisogno effettivo nonché da un fattore prettamente economico. In questa direzione si muove la disciplina della lotta ai monopoli, ponendo criteri da rispettare per le imprese che si approccino al mercato. Tratteggiando il ruolo che le diverse correnti del pensiero economico hanno svolto nei loro ragionamenti per poter ispirare i legislatori successivi, analizzando il contesto storico e le eventuali ispirazioni filosofiche che li hanno guidati, viene posto il punto focale nella distinzione fra le varie tipologie di mercato nelle quali l’impresa si muove; comprese le distinzioni, ci si deve interrogare sulle fonti che disciplinano la materia, discernendo le singole fattispecie che costituiscono l’illecito da sanzionare in base alla normativa vigente. Logicamente, la condotta che integri la violazione della disciplina antitrust, altera il corretto andamento del mercato; sulle disfunzioni i relativi organi di controllo vigilano in maniera indipendente, per poter consentire che vi sia rispetto delle normative con i poteri sanzionatori a loro attribuiti. Per quanto la disciplina tenda ad incentrarsi sul modello europeo, una analisi dei mercati esteri si pone come necessaria, considerata la loro influenza nei colossi europei; non di minor importanza, una breve trattazione conclusiva sulle nuove sfide che la Commissione Europea si trova ad affrontare di fronte i nuovi monopoli nel settore digitale.
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