Riassunto analitico
Questo studio multicentrico, retrospettivo ed osservazionale ha preso in considerazione 252 pazienti sottoposti all’intervento di protesi monocompartimentale, per un totale di 260 interventi presso l’Unità Operativa di Chirurgia del Ginocchio del Policlinico di Abano Terme. Il criterio di inclusione in base al quale è avvenuta la selezione dei 252 pazienti è il seguente: intervento di protesi monocompartimentale al ginocchio con tecnica robotica risalente a un minimo di 5 anni dalla data dell’intervista, in particolare dal 7 aprile 2011 al 31 luglio 2013. Tutti gli interventi sono stati eseguiti con tecnica robotica mediante l’utilizzo del robot Mako Rio. Gli endpoint dello studio sono stati la “revisione”, con le eventuali cause, e la “sopravvivenza”. Attraverso un colloquio telefonico, i pazienti hanno espresso il “Grado di soddisfazione” in scala numerica riguardo la protesi ed stato inoltre effettuato un questionario, il “Forgotten Joint Score” (FJS-12) che ha esaminato, con 12 domande, un’ampia gamma di movimenti che i pazienti possono effettuare durante la vita quotidiana assegnando un punteggio ad ognuna di loro. I dati risultanti sono stati incrociati con i dati biometrici dei pazienti come età, bmi, sesso, ginocchio interessato e compartimento interessato per analizzarne eventuali prevalenze. Tutti gli outcome, infine, sono stati poi confrontati con i risultati dell’artroplastica monocompartimentale senza tecnica robotica. Hanno risposto al questionario 226 pazienti, con un tasso di risposta del 89,68% e un follow-up medio è stato di 5.9 anni. Tra i 26 pazienti che non hanno partecipato al questionario 5 (2% sul totale dei pazienti) sono deceduti, 2 hanno subito una revisione dopo circa 2 mesi dall’intervento e 19 sono stati persi al follow up. Il 49% dei pazienti, al questionario sul FJS, ha registrato un punteggio ≥80, di questi il 67%, ha espresso un valore pari a 100, il che equivale a dire che la protesi, per questi pazienti, ha un impatto negativo pressoché inesistente sulle attività quotidiane svolte dal soggetto e indagate dallo studio. Il grado di soddisfazione per 49% dei pazienti è stato “moltissimo” per il 33,1% è stato “molto”, per il 9,3% “mediamente, il 3,8% hanno espresso “insoddisfatto” e solo il 2,5% sono “molto insoddisfatti".
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