Riassunto analitico
Background: il moral distress è una condizione di coinvolgimento morale, che può determinare un disequilibrio psicologico nel prendere una decisione che sia appropriata alla cura, e che allo stesso tempo sia etica. Gli infermieri nel corso dell’attività lavorativa sviluppano inevitabilmente condizioni di “moral distress” e sofferenza, causati dall’alto contatto psicologico e fisico con la persona malata.Anche se un certo grado di disagio morale è connaturato alla professione infermieristica e in una certa misura inevitabile, quando il suo livello è troppo elevato oppure prolungato nel tempo, può diventare insopportabile ed essere un segno predittivo di un malessere che se non governato può sfociare nel burn- out, con tutte le conseguenze che ne derivano. I vissuti maggiormente correlati al moral distress risultano frequenti in ambito geriatrico, senza contare che gli infermieri che lavorano con il paziente anziano devono confrontarsi quotidianamente con la morte. Il disagio morale può essere affrontato sviluppando competenze di ragionamento, comunicazione e risoluzione dei conflitti attraverso una collaborazione multidisciplinare. Obiettivi: indagare la consapevolezza degli infermieri geriatrici rispetto al moral distress e studiare l’impatto che ha su di essi; individuare le strategie utilizzate dagli infermieri geriatrici per far fronte alla situazioni che generano moral distress. Metodi/Setting: studio pilota di tipo qualitativo; la raccolta dati è stata effettuata attraverso la somministrazione di interviste semi-strutturate e audioregistrate. La ricerca è stata condotta presso l’AOU di Parma all’interno del dipartimento geriatrico. Sono stati individuati 20 infermieri con un’anzianità di servizio pari ad almeno un anno. In seguito,, i contenuti delle interviste sono stati studiati attraverso un’analisi tematica. L’attenzione è stata rivolta in particolar modo ai vissuti negativi correlati al moral distress, alle emozioni e cognizioni a questi correlate e alle strategie di coping utilizzate, quindi alla resilienza. Risultati:il “moral distress” viene vissuto, e quindi definito, in diversi modi dagli infermieri intervistati. Nel narrato degli infermieri ascoltati e nella descrizione del moral distress è stata rilevata un’elevata frequenza di alcuni aggettivi e parole. Si tratta prevalentemente di accezioni negative del fenomeno, anche se elementi di speranza sono rilevabili. Molti professionisti riconoscono la necessità di un supporto da parte dell’organizzazione sanitaria. Per quanto riguarda la gestione degli eventi stressanti e le relative strategie di coping, emerge che ogni infermiere utilizza mezzi diversi per affrontare il dolore e le problematiche giornaliere, vissute durante i turni lavorativi. Il livello di appagamento all’interno del contesto lavorativo è tendenzialmente basso. Conclusioni: il moral distress esiste, si tratta di una condizione poco conosciuta, ma che la maggior parte degli infermieri sperimenta. In ambito geriatrico numerose sono le situazioni favorenti la comparsa di disagio morale, situazioni spesso strettamente correlate con aspetti quali il fine vita, il rapporto con altre figure professionali, la classe medica nello specifico, e l’organizzazione. La maggior parte degli infermieri utilizza, per far fronte a situazioni che creano moral distress, risorse personali e percepisce o uno scarso interesse in merito da parte della dirigenza. Si auspica un sempre maggior interesse verso questa condizione, attraverso un’analisi delle strategie di coping e dei vissuti positivi, già indagati, come risorsa per fornire agli infermieri gli strumenti necessari per poter elaborare paure, ansie ed angosce e praticare una buona cura. Sulla scia di tali studi si potrebbe attendere la messa in atto di veri e propri piani d’azione per la gestione di tale condizione nelle realtà maggiormente a rischio.
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