Riassunto analitico
Questa tesi nasce dal desiderio di approfondire un aspetto cruciale riguardante la scuola in ospedale: il tema della continuità educativa tra scuola ospedaliera e scuola di provenienza del bambino ospedalizzato. Il problema della continuità in un contesto educativo “speciale”, quale è quello della scuola ospedaliera, non è ampiamente approfondito dalla letteratura scolastica; a tal proposito verrà presentato uno strumento di indagine, che è stato realizzato ad hoc, al fine di approfondire questo tema . Questo strumento è stato sottoposto ad analisi da parte delle insegnanti ospedaliere dello Spazio Scuola in ospedale presente all’interno del Policlinico di Modena e della Scuola in ospedale collocata nel Nuovo ospedale dei Bambini di Parma. La continuità educativa, in un contesto ospedaliero assume una connotazione particolare, tramutandosi in “alleanza terapeutica”, intesa come collaborazione tra tutte le figure professionali che si occupano del bambino ricoverato: medici, infermieri, psicologi, insegnanti, animatori e genitori. In questa prospettiva la guarigione è possibile solo se viene superata la concezione clinico-terapeutica ed adottata, invece, una visione del bambino malato come “un soggetto in crescita”, al pari dei suoi coetanei, che ha il diritto allo sviluppo totale di sé. Eppure, spesso nel bambino ospedalizzato si riconosce prima la malattia, e quindi le terapie e gli interventi medici e poi il bambino, le sue aspettative, i suoi interessi, le sue speranze, ignorando gran parte della sua personalità (G. F. Ricci). Per rendere possibile questa situazione è necessario che la scuola in ospedale crei linee di continuità e di sviluppo tra la vita quotidiana del giovane paziente e la sua scuola di appartenenza. E’ in tale contesto che si inserisce lo strumento di indagine realizzato, il quale ha il compito di: - dare informazioni relative al vissuto medico e psicologico affrontato durante l’esperienza di ospedalizzazione, in modo da consegnare un quadro chiaro e specifico alle insegnanti della scuola di provenienza; - redigere una lista di informazioni riguardanti il percorso didattico sostenuto dal bambino ospedalizzato all’interno della scuola ospedaliera, da consegnare alla scuola di appartenenza; - offrire un’occasione di continuità con le esperienze didattico-educative vissute dal bambino durante il periodo di degenza, dando modo alle insegnanti della scuola di appartenenza la possibilità di riprendere tali esperienze e riproporle alla classe.
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