Riassunto analitico
E’ dal Gennaio 2020, con alle spalle il trentesimo anniversario della Caduta del Muro di Berlino, simbolo della decisione presa dai vincitori alla fine del secondo conflitto mondiale di dividere la città in due blocchi, che il mondo si trova di fronte a qualcosa di inaspettato. Dai media di tutto il globo, viene data comunicazione di una polmonite anomala, un contagio che cresce di intensità giorno dopo giorno, sui social network si vedono scene drammatiche di ospedali al collasso, morti, persone che si gettano dai balconi, nella città molto popolosa di Whuan zona Centrale della Cina, una situazione che sembra essere qualcosa di molto isolato dal resto del mondo, dall’ Europa, dal nostro Paese. Tuttavia, è il 31 Gennaio 2020, l’Italia si trova a dover costatare per prima che non si tratta di qualcosa di molto lontano, il Presidente del Consiglio conferma i primi due casi di contagio a Roma e dichiara lo stato di emergenza nazionale. A Febbraio 2020, gli ospedali della regione Lombardia si riempiono, l’Italia diventa il nuovo epicentro del virus che, come uno sciame, si sposta da una Regione ad un'altra bloccando il movimento delle persone, la socialità e l’economia come non accadeva dalla seconda guerra mondiale . Con il presente elaborato s’intende svolgere un’indagine sul ruolo che le Regioni, sono chiamate a svolgere nella gestione dell’emergenza sanitaria, in base alle competenze rilevanti attribuitegli dalla Costituzione . Specificamente, la ricerca primariamente verterà sulla cura ospedaliera fornita alle persone contagiate, sulle misure adottate in tema di contenimento e tracciamento del contagio, sulle politiche sociali attuate per fronteggiare l’effetto dell’emergenza sulla vita delle persone, sull’adeguamento della pubblica istruzione, sulla revisione delle modalità del trasporto pubblico locale e, alla luce del Vaccine day del 27 Dicembre 2020,il giorno dell’avvio ‘’simbolico’’ della campagna di vaccinazione anti Covid-19 e della prima consegna di 9.750 dosi del vaccino Pzifer- Biontech arrivate dal Belgio allo Spallanzani di Roma per poi essere distribuito in tutte le Regione , sulla somministrazione del vaccino. In un secondo momento verrà presa in esame la relazione tra i provvedimenti regionali e gli interventi decisi dal Governo Centrale, soffermandosi sull’uniformità tra i due livelli nella lotta al virus alla luce del principio di leale collaborazione e su quando possa registrarsi la possibilità di far valere l’interesse nazionale rispetto a quello particolare delle Regioni attraverso il potere sostitutivo delineato dall’art. 120 Cost., ponendo l’attenzione ai contrasti tra DPCM e le ordinanze regionali, esaminando i casi concreti di interferenza da parte dello Stato centrale nella sfera di competenza delle Regioni. In terzo luogo, si procederà al vaglio della giurisprudenza costituzionale, puntando l’attenzione sulla ricerca di precedenti sulla base dei quali si potrebbe ipotizzare la risoluzione di eventuali controversie in tema di gestione della vicenda Covid tra potere centrale e regionale.
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