Riassunto analitico
In questo lavoro si è analizzato l’istituto dell’estradizione quale tipico strumento di cooperazione internazionale in materia penale, delineandone gli aspetti procedurali ed analizzando i principi che caratterizzano tale forma di cooperazione. In particolare, oggetto dell’indagine è l’estradizione all’interno di convenzioni internazionali multilaterali volte a reprimere e prevenire specifiche fattispecie criminose ritenute particolarmente gravi per l’allarme sociale che provocano nella comunità internazionale. Nell’ambito di tali trattati è possibile rinvenire la regola aut dedere aut judicare (o estradare o punire), la quale esprime un obbligo per lo Stato sul cui territorio si trova l’autore di crimini internazionali di estradarlo o di sottoporlo a procedimento penale. La seconda parte del presente lavoro ha come obiettivo quello di mostrare come la presente clausola nei trattati sia stata codificata secondo diversi modelli. Ci si concentrerà in particolar modo sulla presenza di tale regola all’interno della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti del 1984 e sulla sua violazione da parte del Senegal, alla luce della sentenza del 20 Luglio 2012 della Corte internazionale di giustizia.
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