Riassunto analitico
In Italia, il processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione (PA) comincia negli anni ‘60 del secolo scorso, contemporaneamente alla nascita di una coscienza informatica. Da quel momento le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) hanno contribuito a ridefinire la governance delle amministrazioni pubbliche, rivestendo un ruolo decisivo nel percorso di innovazione di quest’ultime. Con la digitalizzazione della PA è stato possibile facilitare l’accesso alle informazioni da parte del cittadino e degli altri stakeholder, ridurre la spesa del settore pubblico e le barriere spazio-temporali tra le amministrazioni e i soggetti esterni. La rivoluzione digitale ha interessato ogni ambito del settore pubblico, investendo anche la scuola e determinando al suo interno trasformazioni importanti non solo a livello prettamente tecnologico, ma anche e soprattutto a livello culturale. La scuola è un’organizzazione complessa in cui operano numerosi attori con interessi e compiti diversi. Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), pilastro fondamentale de La Buona Scuola (L. 107/2015), accoglie questa complessità e ne restituisce un “disegno organico di innovazione delle scuole italiane” promuovendo azioni specifiche che coinvolgono: l’accesso, gli spazi e gli ambienti di apprendimento, l’identità digitale, l’amministrazione digitale, l’imprenditorialità e il lavoro, l’organizzazione dei contenuti digitali, la formazione del personale, l’istituzione di alcune figure di accompagnamento e ovviamente la didattica, la metodologia e le competenze. Come si traducono queste linee guida nell’organizzazione pratica delle istituzioni scolastiche sarà oggetto di analisi del presente documento di approfondimento. Saranno prese ad esempio le proposte di innovazione didattica, metodologica e gestionale portate avanti da una scuola di Firenze, L’Istituto Comprensivo Ghiberti, partendo dalle richieste avanzate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) per mezzo del PNSD. Sulla base delle iniziative realizzate dall’Istituto, sarà possibile evidenziare le criticità derivanti dall’attuazione del PNSD nelle nostre scuole, ma anche fare luce su alcune buone pratiche con lo scopo di individuare delle prospettive di sviluppo future in tema di scuola e tecnologie digitali.
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