Riassunto analitico
La gestione del Rischio Clinico, in virtù anche delle novità dal punto di vista normativo (Legge Gelli), rappresenta un tema centrale della Sanità Italiana. La complessità delle Aziende sanitarie, oltre alla complessità crescente dei pazienti, rende necessario lo sviluppo di un crescente sistema di gestione del rischio clinico aziendale e nelle singole Unità Operative. L’argomento va trattato a livello Nazionale e locale seguendo una logica di sistema, in particolare: • Non bisogna cercare il colpevole di un errore con il fine di punirlo, bensì con l’obiettivo di migliorare l’organizzazione di cui fa parte; • Esiste la necessità, in un’ottica continua di contenimento della spesa pubblica, di controllare i costi aggiuntivi di spesa derivanti dall’errore; • Bisogna passare da un atteggiamento di ricerca di responsabilità ad uno proattivo, finalizzato alla riduzione dell’errore nel proprio setting lavorativo. In una realtà lavorativa come il Pronto Soccorso del Policlinico di Modena, in cui gli accessi si avvicinano ai 150-250 pazienti al giorno, creare un gruppo di lavoro permanente sulla Gestione del Rischio Clinico rappresenta certamente una priorità. Nell’anno 2016 il numero totale dei codici verdi è stato di 39233 su 63368 accessi totali La necessità di centrare il mio studio sui “codici verdi”, in particolare su quei pazienti che sforano i tempi di attesa previsti dalla letteratura internazionale, è dovuto all’alta numerosità del campione in oggetto. In particolare le patologie prese in esame sono: dolore toracico aspecifico, dolore addominale, cefalea, patologie con più elevata incidenza di errore in letteratura. Gli obiettivi della mia tesi sono: 1. Creare un gruppo di lavoro permanente sulla Gestione del Rischio; 2. Quantificare il rischio clinico per i pazienti triagiati come codice verde e quanto aumento il rischio quando i tempi previsti dalla regione per la presa in carico non sono rispettati; 3. Analizzare le cause degli errori da parte degli infermieri di Triage e apportare delle azioni correttive (errori individuali) e/o nuovi modelli organizzativi (triage avanzato/pre-gestione infermieristica) Una volta costituito il gruppo di lavoro (9 infermieri + il coordinatore) Gli infermieri sono stati scelti tra quelli con esperienza > 4 anni di lavoro in PS, motivati ed interessati alla costituzione del gruppo di lavoro. Dall’analisi dei dati dei questionari (qualitativa) si è evinto che per gli infermieri presenti nel gruppo di lavoro gli errori sono dovuti a problematiche organizzative più che a “failure” del singolo professionista. Per l’analisi quantitativa dei dati si è effettuata un’analisi delle singole schede di Triage relative alle patologie sopra citate, valutando in particolare: ora di accesso, rivalutazione p.v., ora di presa in carico, ricovero, diagnosi infermieristica, diagnosi medica. Si è analizzato per i pazienti ricoverati, la differenza tra tasso di ricoveri per i pazienti presi in gestione entro 90’ e quelli presi oltre i 90’. In seguito si è valutato se una mancata rivalutazione ha aumentato il rischio clinico del paziente. Le azioni di miglioramento programmate vertiranno sulla riorganizzazione del Pronto Soccorso in particolare con il Triage Avanzato volto a ridurre i tempi di presa in carico dei pazienti in attesa.
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