Riassunto analitico
Durante gli ultimi decenni l’incidenza del melanoma è risultata in crescita, costituendo un’entità patologica di sempre maggior rilevanza; la causa dell’aumento dell’incidenza di tale neoplasia non è del tutto nota ma si ipotizza che numerosi fattori svolgano un ruolo nella genesi di questo fenomeno: l’aumento dell’età media della popolazione generale, una maggiore attenzione da parte della popolazione agli screening cutanei, un cambiamento delle abitudini relative all’esposizione solare ed, infine, l’avvento di tecniche diagnostiche di imaging sempre più precise come la dermoscopia e la microscopia confocale che hanno permesso diagnosi precoce. I melanomi del volto e del capo costituiscono una vera e propria sfida per il clinico se si considera la loro cattiva prognosi in confronto ai melanomi maligni di altre sedi anatomiche del corpo. Scopo del nostro lavoro è la caratterizzazione clinico-patologica della coorte di pazienti affetti da melanoma maligno del volto nel distretto di Modena nel ventennio compreso tra il 1997-2017. Scopo specifico è stata l’analisi delle caratteristiche di imaging valutate sia per le differenti regioni anatomiche del volto, sia in relazione ai principali istotipi di melanoma maligno, che alle variabili di accesso ai setting ambulatoriali di I, II e III livello. È stata analizzata l’incidenza del melanoma del volto estrapolando i dati dagli archivi del Dipartimento di Anatomia Patologica dell’università di Modena & Reggio Emilia dal 1997 al 2017 e dall’ambulatorio di microscopia confocale dell’università di Modena & Reggio Emilia dal 2004 al 2017. L’estrapolazione dei dati di interesse nel database del Dipartimento di Anatomia Patologica è stata svolta selezionando i casi tramite i codici di sede e di diagnosi Snomed. Attraverso l’archivio di Anatomia Patologica sono stati quindi identificati e valutati 756 casi di melanomi del volto; di questi l’incidenza è di 401 casi nel sesso maschile e 355 in quello femminile, con età media alla diagnosi rispettivamente di 72,5 anni e 71,9 anni. L’età media totale alla diagnosi è invece pari a 72,2 anni. Nell’ambulatorio di microscopia confocale, dal 2004 al 2017, sono stati invece identificati 1128 casi di melanoma maligno, di cui 221 localizzati al volto. Il ruolo dell’imaging diagnostico è rilevante per le neoplasie del volto per le quali permette una diagnosi accurata e precoce dei tumori cutanei in vivo, grazie allo studio non invasivo delle strutture dell’epidermide e del derma superficiale. Consente di raggiungere una risoluzione molto vicina a quella dell’istologia senza essere minimamente invasiva per il paziente. Il ruolo attuale della microscopia confocale riguarda soprattutto la dermo-oncologia in quanto consente di porre diagnosi precoce, sensibile e specifica di lesioni di natura epiteliale e melanocitaria, riducendo il numero di asportazioni chirurgiche non necessarie.
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