Riassunto analitico
In questi ultimi anni è nata, all'interno dell'aviazione civile, la necessità di migliorare i livelli di sicurezza del volo attraverso una azione di prevenzione da parte del legislatore e in particolare è stata posta l'attenzione direttamente sul tema della persona e delle necessità di assistenza che si determinano a seguito di un incidente aereo. In questo senso è andata la nuova disciplina del Reg. Ue n°996/2010 , che all'interno dell'art.21 ha introdotto per la prima volta nell'ordinamento europeo norme in materia di assistenza alle vittime di incidenti aerei e ai loro familiari. Con l'introduzione di questa norma in ambito comunitario, si è assistito a una presa di coscienza da parte del legislatore, sulle conseguenze relative agli incidenti e inconvenienti aerei, anche e soprattutto all'interno della sfera soggettiva o psicologica della persona.
L'attuale disciplina comunitaria testimonia il progressivo affermarsi di una più matura sensibilità del legislatore per le conseguenze degli incidenti aerei diversi da quelli di natura strettamente patrimoniale. Innanzitutto l'impulso è stato dato dalla disciplina statunitense. La necessità è l'urgenza di affrontare i problemi relativi ai disastri aerei e la necessità di una maggiore attenzione al passeggero e ai suoi prossimi congiunti, ha portato all'adozione negli Stati Uniti dell'Aviator Disaster Family Assistance Plan for Aircraft Disaster. Un grande impulso sul tema dell'assistenza delle vittime di incidenti aerei e ai loro familiari è stata data dall'ICAO. Con la successiva Circolare ICAO n°285/2001 si sono predisposte linee guida al fine di sollecitare gli stati membri a predisporre un piano di assistenza ai familiari delle vittime "Family assistance plan". Con riguardo alla valorizzazione del ruolo delle associazioni, la più importante associazione che riunisce i familiari delle vittime di incidenti aerei, è il Comitato "8 Ottobre, Per non dimenticare", nato a seguito del disastro di Linate.
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