Riassunto analitico
Il diritto di asilo vanta origini antichissime e si impone come un istituto di grande importanza e attualità in quanto sembra accompagnare l’umanità nell'intero corso della propria evoluzione socio-culturale, mutando spesso “forma” e connotazione. La caratteristica principale del diritto di asilo, cui è associata la propria rilevanza e longevità, tanto da valergli l'appellativo di “simbolo dei diritti umani”, è quella di porsi quale “scudo” a favore della protezione dell'individuo. Il proposito dell’indagine svolta in questo lavoro consiste nel tentativo di enucleare gli aspetti fondamentali della disciplina del diritto di asilo contestualizzandolo nell'ambito delle complesse relazioni instaurate tra gli aspetti più prettamente politico-istituzionali, che riconoscono l’esigenza di tutela ed affermazione del diritto, e quelli più squisitamente di carattere giuridico-normativo, che ne stabiliscono e regolamentano invece l’effettività. A seguito di una breve analisi dell’evoluzione storica del diritto in esame, si giungerà a definirne la qualificazione di diritto soggettivo e se ne affronteranno gli ambiti di maggiore controversia in campo dottrinale e politico-istituzionale. In particolare, si porrà l’accento sulla nascita di un obbligo preciso in capo allo Stato di concederne l’esercizio: il diritto di asilo si sostanzia, infatti, in una dimensione rivendicativa nei confronti dell'autorità statale che presuppone un'azione positiva dello Stato stesso, il quale deve garantire l’accesso a un adeguato regime di protezione e il godimento delle libertà fondamentali. Saranno inoltre oggetto di specifica analisi gli aspetti inerenti all'effettività del diritto summenzionato in relazione sia al contesto nazionale che europeo, riportando specifici casi giurisprudenziali che ne mettono in luce gli aspetti di maggiore complessità e criticità.
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