Riassunto analitico
L'elaborato si propone, in primo luogo, di trattare la storia italiana dell'intervento pubblico in economia e tutte le vicissitudini che hanno condotto sino all'entrata in vigore dell'istituto dell'amministrazione straordinaria delle grandi imprese insolventi. Nella seconda parte del primo capitolo, si indaga sulle vicende della prima "Legge Prodi", sui motivi di disaccordo tra Governo italiano ed istituzioni comunitarie che hanno portato all'entrata in vigore della "Legge Prodi Bis" e sulle principali crisi industriali del nuovo secolo che sono state causa dell'entrata in vigore della "Legge Marzano" e delle sue successive modificazioni. L'obiettivo del secondo capitolo è il compimento di un'esegesi delle due norme che disciplinano l'istituto dell'amministrazione straordinaria delle grandi imprese insolventi, analizzandone affinità e divergenze nelle seguenti aree: requisiti di ammissibilità alla procedura, procedimento di ammissione, organi che operano nella procedura ed attuazione della stessa. In ultimo luogo, il terzo capitolo è finalizzato ad esplicare possibili nuovi assetti dell'impresa assoggettata ad amministrazione straordinaria attraverso un maggior coinvolgimento dei lavoratori nella gestione dell'impresa. La riflessione comincia con lo studio dell'art. 56 della "Legge Prodi Bis", relativamente alla redazione del programma della procedura, che ammette la variazione degli assetti del governo societario e la possibile conclusione di accordi coi creditori, il cui contenuto è rimesso all'autonomia delle parti. Premesso ciò, la variazione degli assetti societari potrebbe coincidere con la partecipazione dei lavoratori alla gestione dell'impresa, come stabilito dall'art. 46 Cost. rimasto inattuato negli anni. La partecipazione dei lavoratori alla gestione dell'impresa può svilupparsi in diverse forme: informativo-consultiva, organizzativo-gestionale ed economico-finanziaria, in ordine alle quali si indaga sugli orizzonti legislativi in Italia ed in Europa e sul loro stato dell'arte all'interno dei contesti socioeconomici più vicini a quello italiano. Nel tratto finale dell'ultimo capitolo, la ricerca si concentra su una possibile attuazione delle suddette riflessioni nel contesto della crisi che attualmente attanaglia l'ex ILVA. Tenendo conto degli strumenti legislativi a disposizione e degli esempi pratici rappresentati dal piano elaborato dal Collettivo di fabbrica dell'ex GKN e dalle esperienze delle "empresas recuperadas" in Argentina, il progetto insiste su una più equa partecipazione dei lavoratori, di tipo organizzativo-gestionale ed economico-finanziaria, all'interno dell'assetto di controllo degli stabilimenti tarantini, anche ipotizzando piccoli interventi di riforma volti a facilitare la concretizzazione del piano.
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