Riassunto analitico
Oggi risulta fondamentale considerare che accogliere un bambino nell’ambito di un servizio educativo significa accogliere sempre anche la sua storia, e quindi la sua famiglia. Il bambino è un essere che abita vari contesti, da quello familiare, più vicino e immediato, a quello più allargato, come il nido o la scuola. Per questo appare necessario considerare sempre che il benessere e la condizione dell’infanzia non costituiscano una prerogativa e una competenza esclusiva, solo dei genitori o solo degli educatori dei servizi, ma un impegno della collettività e pertanto è fondamentale la costruzione di buone relazioni tra questi due sistemi. L'alleanza educativa suggerisce un certo tipo di relazione, costruita sul rispetto reciproco, sull’ascolto e sull’accoglienza delle prospettive e sulla conoscenza di tutti i soggetti coinvolti. Si tratta di un rapporto che si fonda sull’importanza di imparare l’uno dall’altro per far emergere e intrecciare significati e conoscenze anche differenti tra loro; un rapporto aperto e disponibile all’accoglienza dei bisogni e delle suggestioni, delle speranze e dei desideri di entrambe le parti, che si manifesta attraverso la voglia di provare nuovi metodi di lavoro.
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