Riassunto analitico
Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto, primo imperatore romano, risulta una personalità impegnativa e complessa da valutare sia per gli storiografi antichi che moderni, tanto sono articolate le presentazioni che la sua figura ha conosciuto. Il principato augusteo, al centro di una vexata quaestio, risulta agli occhi degli studiosi come un arcano, una configurazione di governo talmente articolato e sfuggente che i tentativi di inquadrarlo in un'unica denominazione, provocano fratture interpretative ancora insuperate.
Entrato sulla scena politica a soli diciannove anni, il suo intervento chiuse definitivamente la crisi della res publica, ormai inadatta a sostenere lo stato attraverso l'oligarchia senatoria, soppiantandovi un regime stabilizzato sull'esercito e sul governatorato delle province: in ciò fu continuata l'opera del padre adottivo Giulio Cesare, se non che Augusto volle scongiurare qualunque apparenza di usurpazione o dittatura, giustificando il suo impianto istituzionale dal punto di vista repubblicano. Questa soluzione (per cui l'imperatore derivava il suo potere dal senato, mentre la sua auctoritas, composta di forza militare ed economica, era in realtà superiore a ogni magistratura) rappresentò il dissidio intrinseco del principato, che costituì il lascito di Augusto ai suoi successori. Oltre al richiamo agli antichi valori repubblicani, il merito straordinario di Augusto fu la realizzazione dell'unità dell'impero, ossia la cooperazione armonica degli elementi eterogenei che lo componevano sotto un'unica forza regolatrice, garantendo il benessere e la pace. È appunto in questa nuova definizione che si consolidano le ragioni fondamentali della politica esterna e interna di Ottaviano Augusto, consistente in: la rinuncia (o quasi) a qualsiasi velleità espansionistica e l'inaugurazione di un lungo periodo di pace interna (pax augusta), dopo i tormentati decenni delle guerre civili. In questa sede ci si offre di rendere alcune personali considerazioni, elaborate sia grazie un’analisi delle fonti sia dalla letteratura di ampio respiro, delle quali però risulta arduo offrirne una visione uniforme: il principato augusteo, la cui genesi è tradizionalmente individuata nel periodo successivo alla fine delle guerre civili, difatti si contraddistingue per il suo carattere mutevole e frammentario, formulato su un crescendo su provvedimenti, idee e riforme, che, nel contesto, ne plasmano il ritratto.
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