Riassunto analitico
Questo lavoro di tesi affronta l'argomento dello smart working inteso come una nuova filosofia manageriale fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare in ambito lavorativo, a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati. Tale strumento rappresenta la risposta ad un mondo del lavoro che sta profondamente cambiando anche grazie alle nuove tecnologie e le moderne innovazioni. Tale mutamento, porta le aziende a ricercare nuove soluzioni e approcci per rispondere al repentino cambiamento in atto e lo smart working rappresenta una di queste soluzioni. La flessibilità organizzativa diviene elemento necessario per la sopravvivenza delle imprese. Nello specifico i confini di spazio e tempo dedicati al lavoro vanno mano a mano svanendo, anche e sopratutto grazie alle sempre più disponibili tecnologie che abilitano la comunicazione e la collaborazione. Al tempo stesso si sviluppano spazi di lavoro non convenzionali, volti a favorire cooperazione tra i lavoratori e potenziare la loro capacità di concentrarsi. In seguito a ciò, la presenza fisica non è più indispensabile, lasciando spazio all’ubiquità e alla mobilità del lavoratore, che ricerca e richiede oggi tempi, luoghi e strumenti di lavoro flessibili. Tutto ciò è reso possibile grazie anche a pratiche di leadership volte a favorire e comprendere tali nuovi modelli organizzativi, nel rispetto del coordinamento interno e della continuità produttiva. In questo contesto le aziende si vedono costrette a ricercare nuovi modelli organizzativi necessari ad adattarsi ai contesti emergenti e a rispondere alle nuove esigenze di dinamicità e flessibilità dei propri dipendenti, che grazie a tali modelli aumenteranno la loro soddisfazione sul lavoro. Il presente lavoro di tesi ha l’obiettivo di studiare e analizzare nel dettaglio l’implementazione dello smart working all’interno delle organizzazioni. Ho voluto addentrarmi personalmente in questo tema, cogliendo autonomamente le informazioni utili per analizzare l’argomento. Ho perciò deciso di dedicarmi a una ricerca empirica servendomi del metodo dell’intervista semi-strutturata. Ho condotto nello specifico sei interviste, cinque di queste ad aziende che, in una fase ancora embrionale o in fasi un pò più avanzate si sono approciate o hanno introdotto lo smart working; una invece era diretta a una Società di consulenza di direzione ed organizzazione aziendale che supporta e accompagna le aziende che intendono riprogettare il lavoro in un’ottica smart. Ho voluto circoscrivere questa ricerca nella regione del Veneto e le organizzazioni che ho avuto il piacere di intervistare sono: l’azienda Glaxosmithkline di Verona, l’azienda Safilo di Padova, la Banca Popolare di Verona, l’azienda InfoCamere di Padova, l’azienda InfoCert di Padova e la Società di consulenza aziendale Variazioni Srl di Mantova. Le interviste hanno rappresentato il materiale su cui ho sviluppato la mia analisi e l'elaborazione del quarto capitolo della tesi. Ho individuato gli argomenti e i punti di più alto rilievo dello smart working e della sua implementazione in azienda, per poi affrontarli in modo più approfondito.I temi cruciali emersi sono l’influenza del cambiamento (l’aspetto tecnologico, i processi di lavoro, il management e la cultura organizzativa e manageriale); le competenze dei lavoratori e dei manager e il ruolo della formazione; l’aspetto relazionale; la valutazione delle prestazioni di lavoro e il controllo dei workers; l’aspetto legislativo, la contrattazione aziendale e individuale; le motivazioni che hanno spinto le aziende ad introdurre questo nuovo strumento e i punti di forza e di debolezza riscontrati; la produttività e i risparmi; la sicurezza sul lavoro.
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