Riassunto analitico
Con questa tesi vorrei affrontare in maniera sistematica e approfondita l’evoluzione della tutela delle vittime vulnerabili e della persona offesa nel processo penale, con un particolare focus sulle innovazioni normative e sui mutamenti introdotti dalla Riforma Cartabia. L’obiettivo centrale è quello di analizzare non solo i diritti riconosciuti a queste categorie di soggetti, ma anche le misure concrete di protezione e il ruolo della giustizia riparativa, offrendo un quadro critico e aggiornato che metta in evidenza le principali sfide e le opportunità legate all’attuazione di tali disposizioni. La tesi si articolerà in quattro capitoli, ciascuno dei quali affronterà una dimensione specifica della tutela giuridica e processuale, utilizzando un metodo interdisciplinare che integra diritto interno, normativa sovranazionale e analisi giurisprudenziale. Nella prima parte del primo capitolo, ci concentreremo sull’esame dei principi internazionali e convenzionali che hanno inciso in maniera determinante sul diritto interno italiano. La Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) sarà analizzata non solo dal punto di vista formale, ma anche in relazione alla sua interpretazione da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e alla successiva recezione da parte della giurisprudenza italiana. Una certa attenzione sarà dedicata anche alla Convenzione di Istanbul e alla sua funzione di rafforzare la protezione contro la violenza di genere, con un’analisi delle sue disposizioni chiave, come l’art. 18, che impone agli Stati membri di adottare misure adeguate per proteggere le vittime e prevenire ulteriori violenze. Sarà inoltre approfondita la Direttiva 2012/29/UE, la quale stabilisce norme minime sui diritti, il sostegno e la protezione delle vittime di reato, con un focus sui profili critici emersi nell’attuazione pratica in Italia, specie in relazione all’individuazione delle vittime vulnerabili e alla predisposizione di misure adeguate. Nella seconda parte del primo capitolo, esamineremo i fondamenti costituzionali della tutela delle vittime, partendo dall’art. 24 della Costituzione italiana, che sancisce il diritto alla tutela giurisdizionale effettiva, per arrivare agli artt. 2 e 3, che costituiscono il cuore della protezione della dignità umana e dei diritti inviolabili della persona. Nel secondo capitolo faremo un’analisi dettagliata della tutela processuale riconosciuta alla persona offesa, con un focus sulle misure normative volte a garantire protezione, assistenza e partecipazione attiva al procedimento penale. Un aspetto rilevante sarà lo studio delle criticità applicative legate alla concreta attuazione di queste misure, in particolare nei casi in cui le vittime appartengano a categorie vulnerabili, come minori, anziani o persone con disabilità. Nel terzo capitolo esamineremo in profondità le innovazioni introdotte dalla Riforma Cartabia, con particolare attenzione agli strumenti volti a rafforzare la tutela delle vittime. Nel quarto e ultimo capitolo affronteremo il tema della giustizia riparativa come modello alternativo alla giustizia punitiva, con un focus sulla sua progressiva integrazione nel sistema italiano alla luce del d.lgs. n. 150/2022. Il capitolo si concluderà con l’analisi di un caso pratico di costituzione di parte civile, che illustrerà concretamente l’applicazione delle nuove norme introdotte dalla Riforma Cartabia. In sostanza con questa tesi vogliamo analizzare l’evoluzione normativa e giurisprudenziale in materia di tutela delle vittime vulnerabili e della persona offesa, mettendo in luce non solo i progressi raggiunti, ma anche le criticità ancora aperte. La prospettiva critica che adotteremo ci consentirà di valutare l’efficacia delle riforme e di supporre gli eventuali interventi migliorativi, con un dialogo costruttivo tra teoria e prassi.
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