Riassunto analitico
Questa tesi di laurea esplora l'intricato rapporto tra innovazione biotecnologica e il sistema brevettuale europeo, focalizzandosi sui limiti che quest'ultimo impone alla brevettabilità di invenzioni che coinvolgono materiale genetico umano. L'Europa, pur riconoscendo il potenziale delle biotecnologie per lo sviluppo economico, medico e sociale, si trova a dover bilanciare tale spinta innovativa con le delicate implicazioni etiche e giuridiche legate all'utilizzo di materiale biologico umano, in particolare embrioni. L'elaborato si propone di analizzare il sistema brevettuale europeo, i requisiti per la protezione delle invenzioni e le specificità del settore biotecnologico. Un'attenzione particolare è rivolta ai limiti imposti alla brevettabilità di invenzioni che utilizzano materiale genetico umano, con un focus sulla Direttiva 98/44/CE e le sue interpretazioni. La tesi approfondisce il dibattito sulla brevettabilità di invenzioni che coinvolgono embrioni umani, analizzando le diverse posizioni etiche e giuridiche e la giurisprudenza della Corte di Giustizia. Viene valutato l'impatto economico della tutela brevettuale nel settore biotecnologico, considerando il suo ruolo come incentivo alla ricerca e all'innovazione. Infine, la tesi si propone di individuare un bilanciamento tra gli interessi costituzionali in gioco, con l'obiettivo di tutelare sia l'innovazione che la dignità umana. L'approccio adottato è multidisciplinare, combinando analisi giuridica, scientifica ed etica attraverso l'esame di documenti legislativi, sentenze della Corte di Giustizia, studi scientifici e contributi accademici. In conclusione, la tesi riflette sulla necessità di trovare un punto di equilibrio tra la promozione dell'innovazione biotecnologica e la tutela della dignità umana, con l'auspicio di contribuire al dibattito su un tema complesso e in continua evoluzione.
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