Riassunto analitico
L’elaborato analizza i profili informatico – giuridici dei fenomeni del Cyberbullismo e del Cyberstalking. Il lavoro prende le mosse dal tema dell’evoluzione digitale nella attuale civiltà che ha costretto il giurista a prendere atto della frequente assimilazione dell’uso (e spesso dell’abuso) delle nuove tecnologie di comunicazione a fenomeni di gravissima devianza sociale. Il Legislatore inoltre si è dovuto misurare con l’assoluta insufficienza di una mera autoregolamentazione del fenomeno, in considerazione del fatto che l’uso illecito della Rete ha spesso travolto l’originaria funzione informativa ed evolutiva di Internet. L’intervento sanzionatorio deve però tenere conto del bilanciamento degli interessi in gioco, ovvero considerare anche il complesso di beni da tutelare se è vero che la nuova era digitale ha comportato l’emersione di tecnologie oggi ineliminabili che organizzano la nostra vita e favoriscono una effettiva modernizzazione delle logiche sociali e di mercato. In tale contesto è però sempre possibile professare la tutela giuridica di nuovi diritti della personalità, la difesa del diritto alla riservatezza, inteso non solo come protezione dei dati personali ma come diritto della persona a tutelare la propria dignità e la propria libertà. In tale prospettiva il lavoro prosegue analizzando i comportamenti tecnologici che hanno influenzato determinate categorie civilistiche e penalistiche e i danni emersi dall’uso distorto della Rete, il loro possibile ristoro a fronte della crescita esponenziale di patologie croniche degenerative, i rischi sociali connessi all’organizzazione del lavoro (stress, burn out, mobbing) e quelli relativi alle differenze di genere. Il diritto nell’era digitale difatti ha anche il gravoso compito di contrastare le conseguenze patologiche derivanti dall’uso distorto della Rete. Tale obiettivo nel nostro ordinamento è stato perseguito, sul versante penalistico, attraverso l’adozione di un’innovativa definizione dell’illecito di cyberbullismo con la legge n.ro 71/2017, con il d.l. n.ro 11/2009 che ha disciplinato il fenomeno dello stalking e con l’introduzione di nuove fattispecie incriminatrici che hanno dato vita ad un sistema integrato a tutela della vittima, il quale però privilegia l’aspetto repressivo piuttosto che quello riabilitativo. Il dibattito giurisprudenziale e dottrinario su tali temi è in continua evoluzione e si concentra, in particolare, sulla interpretazione estensiva delle previsioni delle nuove norme incriminatrici. In tal senso si è ritenuto utile offrire, in chiusura del lavoro e con riferimento al Cyberstalking, spunti di riflessione derivanti dagli orientamenti della giurisprudenza di legittimità.
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