Riassunto analitico
L’elaborato si propone d’illustrare l’evoluzione dottrinale e giurisprudenziale del fenomeno mobbing, a partire dalla sua origine concettuale negli ambiti della psicologia e sociologia del lavoro, passando per la sua elaborazione nelle aule giudiziarie, nonché procedendo allo studio dei diversi tentativi legislativi volti a offrire tutela al lavoratore oggetto di tali vessazioni. La trattazione prosegue quindi concentrandosi sul ruolo centrale assunto in questi casi dal datore di lavoro il quale, per il nostro ordinamento, è titolare di diversi obblighi nei confronti dei propri dipendenti, la cui violazione gli impone di rispondere a titolo di responsabilità per il risarcimento dei danni provocati. Nel terzo capitolo vengono esaminate le fasi di elaborazione giurisprudenziale che hanno portato alla costruzione della categoria del nuovo danno non patrimoniale, nella quale questi danni rientrano, per poi considerare più specificatamente le modalità d’attuazione della tutela risarcitoria loro fornita. In ultimo viene effettuata una rassegna delle ulteriori modalità di tutela, non risarcitoria, cui il lavoratore può fare appello per difendere più celermente e specificamente il suo diritto, contro un fenomeno che, a più di trent’anni dalla sua individuazione, risulta ancora oggi concreto ed attuale.
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