Riassunto analitico
Il presente elaborato ha ad oggetto la disciplina della “nuova” Autorità Nazionale Anticorruzione, la quale è stata introdotta in Italia attraverso il decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, in attuazione degli obblighi internazionali che da tempo imponevano, al nostro Paese, l’istituzione di un’autorità che fosse in grado di individuare e prevenire il dilagante fenomeno della corruzione. Prima di procedere all’analisi dettagliata della disciplina dell’ANAC è stato necessario effettuare alcune considerazioni preliminari sulle origini, lo sviluppo e la presenza, all’interno dell’ordinamento italiano, delle autorità amministrative indipendenti, categoria all'interno della quale il predetto organismo trova definizione e collocazione. Nel descrivere l’excursus storico che ha portato all’istituzione della nuova autorità nazionale anticorruzione, è stato importante analizzare come essa sia nata dalla trasformazione della “Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche” (cd. CIVIT), istituita con il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, al fine di indirizzare, coordinare e sovrintendere all'esercizio indipendente delle funzioni di valutazione della performance organizzativa e individuale dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni. Con l’art.1 della legge 6 novembre 2012, n. 190, (cd. Legge Anticorruzione), il legislatore italiano ha, inizialmente, attribuito il ruolo di Autorità Nazionale Anticorruzione, alla suddetta CIVIT, a cui vennero attribuite, oltre alle sue funzioni originarie, nuovi compiti in materia di lotta alla corruzione, attinenti, prevalentemente, al ruolo di rappresentanza istituzionale, nonché di vigilanza e controllo sulle politiche di contrasto alla corruzione e sull'efficacia delle singole misure adottate dalle pubbliche amministrazioni. Il decreto legge 24 giugno 2014, n. 90 ha costituito una vera e propria svolta, in quanto, all’art. 19, ha provveduto ad effettuare una chiara ripartizione dei compiti tra l’Autorità e il Dipartimento della Funzione Pubblica (a cui precedentemente erano state affidate funzioni in materia di anticorruzione e di trasparenza), dichiarando la volontà e la necessità di dover dar vita ad una nuova autorità unificata, nei compiti e nell’organizzazione. Di conseguenza, con il decreto legge n. 90/2014, l’ANAC, che nasce proprio dalla fusione della precedente CIVIT e della soppressa Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici (cd. AVCP) diventa l’unica autorità amministrativa indipendente preposta allo svolgimento di funzioni decisive per l'individuazione e la prevenzione del fenomeno corruttivo presente all'interno dell’ordinamento giuridico italiano. Dopo aver analizzato le principali funzioni svolte dall’autorità e i principali strumenti utilizzati dalla medesima per la lotta alla corruzione, l’elaborato analizza il ruolo svolto dall’ANAC in materia di grandi eventi, concentrando l’attenzione sui poteri ad essa attribuiti nell’ambito della realizzazione di Expo Milano 2015 e sulle Linee Guida, dalla medesima elaborate, in previsione del Giubileo Straordinario della Misericordia 2016.
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