Riassunto analitico
Il presente lavoro di tesi si propone di analizzare l’istituto delle dimissioni del lavoratore e la disciplina che lo concerne. Il tema viene affrontato partendo dalla normativa codicistica; in prima battuta sono state analizzate le disposizioni degli articoli 2118 cod. civ. e 2119 cod. civ., che rappresentano i punti focali dell’istituto in questione. Per diverso tempo, infatti, l’istituto del recesso del lavoratore non ha subìto interventi di revisione, restando ancorato alla disciplina prevista dal legislatore del 1942. Tuttavia, i cambiamenti della società, i mutamenti del mercato del lavoro, le esigenze di adeguamento richieste dalla Comunità Europea hanno evidenziato l’esigenza di una disciplina più aggiornata e in linea con i problemi che stavano emergendo. Il riferimento è, in special modo, alle pratiche elusive e fraudolente, poste in essere a danno del lavoratore. L’intento di contrastare tali pratiche ha dato vita a diversi interventi normativi, i quali vengono analizzati nel secondo capitolo della trattazione. In particolare, viene ripercorso il travagliato iter legislativo subìto dall’istituto in esame a partire dalla l. n. 188 del 2007, passando attraverso le novità introdotte dalla l. n. 92/2012 (cd. Riforma Monti-Fornero), sino alle vicende più recenti, cercando di mettere in luce specialmente le disposizioni varate per contrastare la pratica delle “dimissioni in bianco”. Da non trascurare, anche le misure adottate per i casi particolari; ad esempio quelle a sostegno della genitorialità e quelle relative alle dimissioni in caso di matrimonio. Infine, nell’ultimo capitolo viene affrontata la disciplina attualmente vigente, includendo nell’analisi anche i disegni di legge che la hanno preceduta. Si vuole offrire una rapida disamina della Riforma del lavoro cd. Jobs Act. La dicitura “Jobs Act” deriva dall’acronimo "Jumpstart Our Business Startups Act", una riforma varata dal Governo Americano a favore delle imprese di piccola entità mediante fondi. In Italia, invece, il termine è usato in riferimento a tutti gli interventi normativi adottati in materia di lavoro dal Governo Renzi. Questa Riforma si compone di due provvedimenti principali che sono rispettivamente: il decreto legge 20 marzo 2014, n. 34 e la legge 10 dicembre 2014, n. 183. Proprio quest’ultima conteneva numerose deleghe da attuare con diversi decreti legislativi. Tra questi decreti, dobbiamo collocare il d.lgs. 151/2015 il quale contiene le nuove disposizioni in materia di dimissioni, e che per tanto costituisce il fulcro della trattazione. Appare evidente che l’analisi del d.lgs. 151/2015 e in particolare dell’ art. 26, sarà limitata ai soli profili illustrativi, essendo la sua operatività prevista a far data dal 12 marzo 2016.
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