Riassunto analitico
Introduzione. Il morbo di Crohn (CD) è una affezione cronica granulomatosa segmentaria che può colpire qualsiasi porzione del tratto gastrointestinale. Le manifestazioni cliniche di questa malattia sono molto variabili, esordisce con attacchi intermittenti di diarrea relativamente lieve, febbre e dolore addominale, intervallati a periodi asintomatici che possono andare da alcune settimane a molti mesi. Mentre la colonscopia è considerata il gold standard per valutare l'attività infiammatoria del colon, l’indagine del piccolo intestino richiede la risonanza magnetica (RM) o la tomografia computerizzata ( CT- scan ) per definirne il coinvolgimento. Inoltre,gli sviluppi tecnologici e la comparsa di nuovi obiettivi terapeutici hanno portato a ricercare nuove modalità non invasive per monitorare il corso della malattia. Una di queste è la DWI, un promettente metodo che riflette la diffusione molecolare, cioè il moto Browniano delle molecole d’acqua, senza la somministrazione del mezzo di contrasto; è stato infatti riconosciuto come strumento importante nella rilevazione precoce di ischemia e nell’individuazione di foci infiammatori. Un altro strumento di recente impiego è la Cine MRI, una sequenza di acquisizioni ultrarapide su piano coronale in cui una singola sezione addominale, di 10 mm o meno, viene periodicamente scannerizzata per valutare la motilità del tratto intestinale colpito da malattia. Queste sequenze vengono comunemente utilizzate per valutare la morfologia e la funzione del cuore, mentre il loro utilizzo nello studio nelle IBD rimane poco indagato.
Obiettivi. 1) Valutare se DWI - RM è uno strumento accurato e riproducibile per rilevare e valutare l'infiammazione nel CD. 2) Valutare se i pazienti con CD mostrano alterazioni della motilità intestinale e definire il contributo della Cine-MRI nello studio delle IBD
Metodi. Per ogni paziente con diagnosi di CD è stato misurato, nelle sequenze in DWI, l’ADC (coefficiente di diffusione apparente,espressione numerica della diffusione) dell’ansa più patologica e quello dell’ansa sana. Dopo averli confrontati tra di loro, è stato comparato l’ADC dell’ansa malata con il MaRIA (Magnetic Resonance Index of Activity) e con il CDAI (Crohn Disease Activity Index). Nelle sequenze cinematografiche sono state misurate l’ampiezza e la frequenza di contrazione di un’ansa sana e di un ansa patologica e, dopo averle confrontate tra loro, sono state messe anch’esse in relazione con i due indici di malattia menzionati sopra.
Risultati. Per quanto concerne la peristalsi, la Cine-MR ha mostrato ipomobilità nel tratto malato, infatti la frequenza media di contrazione è di 4,5 contrazioni/minuto rispetto alle 7,7 dell’ansa sana (p value= 0,0008). Anche il confronto tra la media delle ampiezze di contrazione delle anse sane (9,2 mm) è risultato statisticamente correlato alla media delle ampiezze delle anse malate (1,7 mm) con un valore p=0,0000. Un discorso analogo si può fare confrontando la media degli ADC delle anse sane ( 2,2 x10-3 mm2/s) con la media degli ADC delle anse patologiche, nettamente più bassa ( 1,4 x10-3 mm2/s): anche in questo caso il valore p=0,0000 è fortemente significativo. Confrontando con la correlazione di Pearson i valori degli ADC patologici con i corrispettivi valori MARIA troviamo dati statisticamente significativi (p value=0,02).
Conclusioni. 1) La Cine RM è in grado di rilevare una compromissione della peristalsi nei pazienti affetti da CD 2) Il DWI – MR, anche in ragione del confronto con il MaRIA, si è rivelato uno strumento accurato, veloce e non invasivo per rilevare e valutare l'infiammazione nel piccolo intestino affetto da CD.
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