Riassunto analitico
Paul W. Kahn, nato nel 1952, si è laureato prima all’università di Chicago e successivamente a Yale in Filosofia ed in Giurisprudenza. Terminati gli studi, ha lavorato per la Corte Suprema di Giustizia. Oggi è professore all’università di Yale, titolare della cattedra di Diritto costituzionale, diritti umani e teologia politica. L’analisi che si ha intenzione di compiere nel corso di questo elaborato consisterà nel presentare le sue riflessioni filosofiche e giuridiche. Le teorie di Kahn si concentrano sul concetto di sacrificio quale base per un buon funzionamento della società moderna. Egli ha inoltre indagato le condizioni sociali e politiche che scatenano il male, spiegando come questo non sempre vada compreso per poterlo controllare. Tra i vari meriti che spettano allo studioso, vi è quello di aver offerto una visione innovativa di argomenti che da sempre turbano l’opinione pubblica, come per esempio la tortura, in merito alla quale si chiede perché sia condannata a differenza di altre pratiche altrettanto disumane che sono invece in uso; il terrorismo di cui indaga le motivazioni di fondo che spingono agli atti autolesionistici; la minaccia di una guerra nucleare resa permanente nelle nostre vite fa riflettere Kahn sulla questione più sorprendente: ha più bisogno di giustificazioni non la tecnologia di queste armi, ma la politica del loro uso ed acquisizione. Nell’analizzare le forme contemporanee in cui si manifesta il male, Kahn prende in considerazione anche la sfera giuridico-politica concentrandosi sul liberalismo, che a tratti critica e di cui propone una rilettura in chiave filosofica basata sui concetti di amore e sacrificio, aperta anche ad influenze cultuali diverse da quella occidentale. La sua aspirazione del resto è la realizzazione di un mondo multietnico che si basi su valori universalmente riconosciuti e sentiti proprio da ogni singolo cittadino del mondo globale. In questo contesto, la sfida dell’umanità consiste in una costruzione ideologica grazie alla quale le istituzioni possano rafforzarsi e non contrapporsi tra loro in guerre ideologiche economiche e politiche. Infatti oggi non esistono ancora valori veramente universali, ma soltanto ideologie apparentemente fondate su valori universali il cui limite è quello di utilizzarli per mostrarsi più forti, quando invece essi dovrebbero essere modelli di orientamento per l’azione umana.
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